Fuel Review

Recensione Fuel [Top o Flop]


Fuel
Ragazzi, primo appuntamento con la nuova rubrica Top of Flop, l’appuntamento settimanale con i migliori giochi del 2009! A tagliare il nastro rosso è Fuel, il rivoluzionario gioco Codemaster entrato nel Guinness dei primati, scoprite tutto su questo gioco nella recensione di gamerworld.it, allacciate le cinture!

 

 

Le parole gioco di guida e free-roaming vi suonano male insieme? In effetti è una accoppiata un po’ strana, tuttavia se vi lascerete per un momento alle spalle il vostro scetticismo, vi renderete conto che vi aspettano ore ed ore di esplorazione in un mondo sconfinato, che pare incredibile possa essere racchiuso in un semplice DVD.

Già dalle premesse poste per l’ambientazione, ci rendiamo conto che saremo di fronte a qualcosa di gigantesco: in un presente alternativo, il surriscaldamento globale ha costretto le popolazioni a rifugiarsi in oasi di salvezza, al riparo dal clima imprevedibile, abbandonando di fatto gran parte del territorio civilizzato al suo destino. Gli stati uniti, in particolare, sono diventati zona di scorribande per pazzi motorizzati in cerca di adrenalina, tra i quali, chiaramente, risultiamo presenti anche noi, con il nostro alter-ego virtuale. Qualcuno ha detto Motorstorm? Ma qui viene il bello: il teatro delle nostre pazzie non sarà limitato a poche piste da rally con muri invisibili, come succede spesso e volentieri nei cloni mal riusciti, bensì, udite udite, 14 mila (!) kilometri quadrati di arena completamente esplorabili, da cima a fondo. Impressionante.

Nonostante quindi l’appunto ecologista di fondo, preparatevi a fare l’opposto: sgommare su prati intonsi con innumerevoli marmitte che sputano fuoco e fumo nero.

 

La mappa, chiaramente, non sarà completamente esplorabile da subito: essa è divisa in zone, ed ogni zona deve essere sbloccata attraverso un determinato numero di stelline. Le famigerate stelline si ottengono partecipando a due tipi di eventi: gare carriera, oppure sfide. Il numero di stelle ottenute al termine della gara può essere incrementato o decrementato, scegliendo prima della partenza la difficoltà del singolo evento, consentendo quindi molta libertà al giocatore. Questa scelta è stata ampiamente criticata da molti giocatori, tuttavia ci sembra scontato che per poter esplorare la mappa nella sua interezza si debba fare un po’ di fatica, altrimenti forse dovremmo rivolgerci altrove.

Date le 190 sfide e le 70 gare carriera siamo sicuri che avremo pane per i nostri denti, se non altro perché le tipologie proposte sono abbastanza varie, con alcune aggiunte particolarmente interessanti. Tra queste citiamo, oltre ai classici “prova di velocità”, “blitz”(checkpoint a tempo),”eliminazione” e “resistenza”, i particolarissimi “caccia all’elicottero”, “raid” e “cerca e distruggi”. Nel primo è necessario raggiungere il traguardo prima di un elicottero che gareggia con voi, nel secondo dobbiamo raggiungere un luogo impervio senza nessun limite stradale: qualunque sentiero è lecito, anzi necessario, mentre nell’ultimo dovremo raggiungere e speronare alcuni veicoli avversari.

Dobbiamo riscontrare a questo punto alcuni strani comportamenti della IA: in alcune gare gli avversari svolgono il percorso perfettamente, per poi rallentare alla fine facendosi di fatto sorpassare: non è certo questo ciò che ci si aspetta in una competizione all’ultima buca.

Le parole, tuttavia, non possono descrivere la sensazione di vera libertà d’azione che il gioco offre durante le competizioni: potremo letteralmente crearci delle scorciatoie nei boschi in mezzo agli alberi, a patto di essere in grado di eseguire manovre da funamboli.

Per poterci muovere bene all’interno di questi percorsi, è molto importante scegliere il veicolo giusto per l’occasione. Essi sono più di 70, divisi per categorie specifiche, sbloccabili attraverso i punti fuel, ottenibili anch’essi completando gli eventi, oppure incocciando nei barili sparsi per la mappa. Oltre alle prestazioni, bisognerà guardare anche le specifiche tecniche, come la tenuta su strada e su sterrato, la manovrabilità, ecc. Queste incideranno sulla riuscita della gara, e vi renderete conto della differenza molto presto: bando al risparmio quindi, poiché sarà meglio acquistare più veicoli possibili per poter fare fronte ad ogni evenienza.

Purtroppo bisogna riscontrare che la personalizzazione è piuttosto bassa, nel senso che (così come per quanto riguarda il nostro personaggio) le auto sono scarsamente modificabili: sostanzialmente potremo variare livrea e colori, ma non montare pezzi per migliorare estetica o prestazioni in alcun modo.

fuel screen 1
 

 

Veniamo quindi al cuore del gioco, ossia l’ambiente. Come abbiamo detto, vi sono migliaia di kilometri quadrati di zona esplorabile, resi in maniera a dir poco magistrale. Potremo passare fra gli alberi, esplorare radure, sentieri, piccoli corsi d’acqua, terreni impervi e scoscesi, montagne altissime e valli profondissime, il tutto con svariati cambiamenti atmosferici in tempo reale e l’alternarsi fra notte e giorno, che definire suggestivi pare qualcosa di riduttivo. Molti hanno riscontrato come dopo alcune ore di gioco sia facile annoiarsi nel vedere sempre e solo paesaggi naturali, popolati qua e là da qualche casetta in legno, mezzo pesante di paesaggio o lamiere e rottami, tuttavia questa scelta risulta fatta appositamente dagli autori e non ci sono vie di mezzo: o la si apprezza, oppure dopo poco vi sarete già stancati. Nel caso facciate parte degli estimatori, tuttavia,vi ritroverete sul serio a pensare di voler fare una partita per “fare un giretto”, rilassarsi ed esplorare tutto quel ben di dio videoludico, quasi come quando si va a fare una scampagnata nel week-end. Ovviamente nel vostro girovagare verrete ricompensati con sfide bonus, livree personalizzate, veicoli nuovi e tanto altro ancora, cosa che ha fatto storcere il naso alla critica, sostenendo che non tutti hanno tempo e voglia di macinare chilometri in questo modo.

 

Come se tutto ciò non bastasse, il multiplayer online mette a disposizione tutto, ma proprio tutto quello che abbiamo visto offline, ma non è finita qui: grazie all’editor di gare potremo creare le nostre sfide personalizzate da affrontare poi con gli amici.

 

In conclusione un gioco molto particolare, che porta un vento di innovazione in un terreno difficile da affrontare, lasciandosi dietro anche un gran polverone di polemiche e pareri fortemente contrastanti, tuttavia vale veramente la pena di provarlo, se non altro per rendersi conto con i propri occhi di ciò che Codemasters è riuscita a creare, nel bene e nel male.

 

Voto: 8


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