I videogame riducono il livello di stress
Giocare ai videogiochi riduce l’ormone dello stress del 17%.
E’ la conclusione di uno studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, edito dalla American Psychological Association (APA) a cura del gruppo di ricerca dello psicologo Mark Baldwin, della McGill University (Canada).
I videogiochi con cui è stata condotta la ricerca sono stati sviluppati dalla stessa università, implementando soprattutto l’aspetto di relazione durante i gameplay.
Lo scopo era aiutare i giocatori a modificare la percezione delle relazioni sociali e ad aumentare la fiducia in se stessi.
Di per sè, era già noto che i videogame potevano essere un valido mezzo per raggiungere questi risultati, ma i ricercatori sono rimasti impressionati da quanto l’esperienza si sia risultata utile anche al di fuori del laboratorio.
Utilizzando le nozioni dell’intelligenza sociale, una nuova branca della psicologia, il team di ricerca ha sottoposto alcuni soggetti ai test, registrandone i feedback.
I videogame ponevano il giocatore in situazioni ad alto contenuto sociale e capci di aumentare il feedback positivo delle esperienze, e non situazioni che potevano essere percepite come distraenti o motivo di frustrazione.
Nel 2004 un esperimento precedente con un videogame chiamato The Matrix, che coinvolse 56 studenti e simulava un test per calcolare i tempi di reazione, mostrò che era possibile utilizzare i videogiochi per aiutare le persone ad assimilare informazioni di tipo sociale.
Da qui la volontà degli studiosi di capire se i videogiochi potevano limitare lo stress anche in situazioni critiche da questo punto di vista.
In uno studio più recente Baldwin ha arruolato 23 impiegati di un call center di Montreal che hanno giocato a uno dei videogame sviluppati, in cui si doveva cliccare ripetutamente su visi sorridenti.
In questo modo gli impiegati stessi furono portati a giudicare più positivamente i rapporti interpersonali, mentre la produzione di cortisolo, l’ormone legato allo stress, era scesa di circa il 17%.
Le applicazioni di videogiochi di questo tipo sono alquanto importanti, tanto che il team di ricercatori ha deciso di creare la MindHabits, una compagnia specializzata che ha già ricevuto fondi per commercializzare i videogiochi.
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