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[Recensione – PS3 – Xbox 360] Rise of the argonauts



Le avventure di Giasone narrate da Codemaster possono contendere con God of War e gli altri titoli del genere? Scoprilo nella nostra recensione di Rise of the Argonauts.

Produttore: Codemaster
Distributore: Leader SPA

Genere: Gioco di ruolo

Dopo il grandissimo (e meritatissimo) successo di God Of War era lecito aspettarsi una serie di giochi ad esso simili con ambientazione mitologica. Stranamente questo non è avvenuto fino al mese scorso quando il team Liquid Entertainment ha dato alla luce Rise of The Argonauts, ovvero la trasposizione su console delle avventure del re Giasone. Il paragone con il videogames di Kratos è naturalmente inevitabile, ma come ne uscirà questo titolo?

 

Storia

La trama prende spunto dalla nota storia mitologica di re Giasone, che con i suoi Argonauti parte alla ricerca del vello d’oro. Va subito sottolineato che il gioco dalla vicenda originale trae solo l’ambientazione, i luoghi ed i personaggi, mentre tutto il resto è pura opera della fantasia degli sviluppatori, scelta questa che personalmente non apprezzo perché che senso ha prendere una storia per poi cambiarla totalmente? Non è meglio crearne una del tutto nuova?

In ogni caso nel gioco Giasone è il re di Jolco che si prepara a sposare l’amata Alceme. Sfortunatamente per lui la sua futura regina viene uccisa da una freccia avvelenata lanciata da un misterioso assassino durante l’assalto al palazzo reale di un gruppo di mercenari ioniani. Giasone riesce a sconfiggere gli assalitori ed ad uccidere l’uccisore della sua amata, che in punto di morte gli rivela di essere un membro di una setta  segreta dal nome Linguanera. A questo punto Giasone apprende dagli dei del vello d’oro, un artefatto magico che ha il potere di far resuscitare i morti, tuttavia l’unico in grado di sapere dove si trovi il vello è l’oracolo di Delfi. Lascia quindi il suo regno nelle mani dello zio Pelia e si imbarca sulla nave Argo insieme ad alcuni suoi alleati (tra cui Ercole e la strega Medea) per raggiungere Delfi. Qui apprende che per trovare il vello d’oro dovrà portare al cospetto dell’oracolo i discendenti di tre divinità: Ermes, Ares ed Atena. A questo punto la truppa degli Argonauti partirà alla ricerca di queste tre persone dislocate in tre isole diverse.

 

Gameplay

Lo stile di gioco è un misto di picchiaduro a scorrimento ed avventura grafica. Infatti le fasi principali di gioco ricordano in tutto e per tutto God of War (anche i tasti sono praticamente gli stessi) ma oltre ai combattimenti ed enigmi da risolvere è presente anche una fase esplorativa in cui è possibile visitare palazzi e villaggi interagendo con le persone, abilitando e concludendo così missioni secondarie.

La fase di combattimento non è malvagia ma soffre di forte ripetitività in quanto non permette evoluzioni. Infatti durante l’avventura è possibile ottenere altre armi ma alla fine il loro utilizzo risulta più o meno simile e gli scontri si riducono a premere ripetutamente il tasto di attacco usando di tanto in tanto la schivata o l’attacco speciale dell’arma in uso.

La fase esplorativa risulta invece molto deludente. Certo alcuni aspetti sono interessanti, come per esempio il sistema di obiettivi realizzato a “costellazioni” o la possibilità di avere risposte multiple per varie situazioni, ma l’interazione con l’ambiente è pressoché inesistente ed i dialoghi con i personaggi incontrati risultano lenti e noiosi spingendo il giocatore a saltarli od ad evitarli quasi da subito. Altra pecca è la mappa che può essere consultata solo passando attraverso il menù e che non fornisce la direzione del personaggio, creando così confusione e irritazione.

 

Grafica e Sonoro

La grafica di questo titolo risulta modesta. Infatti, sebbene non abbia gravi pecche, salvo qualche sporadico calo di frame, la qualità globale dei dettagli e dei personaggi è piuttosto bassa, quasi paragonabile a giochi della vecchia generazione.

L’analisi del sonoro del gioco può essere divisa in due parti: le musiche e gli effetti, purché ripetitivi in quanto pochi, sono ben realizzati. Viceversa il doppiaggio in italiano lascia pesantemente a desiderare con dialoghi fuori sincrono, lentissimi e con un enfasi nulla.

 

Modalità di gioco

L’unica modalità di gioco presente è quella della storia classica, che può essere affrontata a più livelli di difficoltà.

 

Curiosità

Le differenze tra la storia classica e quella del gioco sono davvero notevoli. Ad esempio nella trama originaria Giasone è costretto a cercare il vello d’oro come prova per riottenere il suo regno sottrattoli dallo zio Pelia mentre nel gioco è lo stesso re ad affidargli il regno. Giasone è poi sposato con Medea e quando egli la lascerà per Alceme, la strega per vendetta ucciderà quest’ultima e i figli di Giasone portandolo quasi alla pazzia. Insomma, con i personaggi del gioco, quelli classici centrano ben poco.

 

Quindi?

In conclusione Rise of Argonuts aveva sulla carta tutto per sfondare, ma purtroppo la quasi totalità di questo tutto rimane solo lì. Infatti, seppure in possesso di alcuni spunti interessanti (fasi di uccisione, il sistema delle costellazioni, ecc…) il gioco è davvero modesto a causa di una realizzazione che si può definire “grezza” sotto ogni aspetto. Anche la storia “personalizzata” risulta assai inferiore a quella classica essendo davvero banale. La longevità è poi limitata: dopo qualche ora di gioco infatti questo titolo incomincia a diventare noioso a causa della forte ripetitività  e della lentezza delle fasi di dialogo, inducendo ben poche persone a re-iniziarlo ad un livello di difficoltà maggiore. Essendo il primo gioco della neonata Liquid Entertainment la speranza è che sia stato un passo d’intermezzo per la creazione di un titolo migliore. Magari si potrebbe riprovare con un sequel a sorpresa.

 

PRO:

      + Belle Musiche

+ Alcune particolarità interessanti

CONTRO:

         – Ripetitivo

         – Pessimo doppiaggio

         – Grafica Mediocre

Pagella
Grafica: 6.0
Sonoro: 6.5
Giocabilità: 6.5
Longevità: 6.0
Complesso: 6.2


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