[Anteprima] Army of Two
La coppia più scalmanata che ci sia!
Non è un classico sparatutto…
Uno tra i giochi più discussi degli ultimi tempi è sicuramente Army of Two, titolo sviluppato da EA Montreal che uscirà nel prossimo Marzo (salvo rinvii). A prima vista potrebbe sembrare il classico sparatutto in terza persona, ma non è del tutto così: Army of Two si basa interamente sulla cooperativa tra i giocatori, e quindi sul multiplayer. I protagonisti del gioco saranno infatti due, ed il secondo personaggio potrà essere comandato da un amico giocando su Playstation Network o Xbox Live, oppure anche dall’IA, se amate il detto “meglio soli che male accompagnati”. Cosa spinge quindi i nostri eroi alla battaglia? Semplice: l’esercito degli Stati Uniti è disperato! Non sa più come intervenire nella guerra data la mancanza di soldati, così fa una dura decisione, ingaggiare organizzazioni di mercenari per combattere nel conflitto. Tra le associazione che gli USA hanno deciso di prendere tra i loro datori di soldati troviamo pure il PCM, di cui fanno parte pure Elliot Salem e Tyson Rios, i nostri due protagonisti. I due mercenari indossano maschere “agghiaccianti” che fanno intravedere solo gli occhi, ma basta solo questo particolare per intimorire chi gli sta vicino. La PCM, che è un'organizzazione militare privata, assegnerà loro missioni sempre più difficili, dove non mancheranno sfide e boss di fine livello. Legati da un amicizia fortissima, Elliot e Tyson saranno come un'unica entità in battaglia: ciò che Rios elabora strategicamente Salem esegue senza alcuna pietà. Un esempio del detto “mente e corpo”.
L’unione fa la forza
In ambientazioni come l’Afghanistan, la Somalia, le vostre azioni, o meglio quelle del vostro alter-ego virtuale, dovranno essere perfettamente coordinate con quelle del vostro compagno di squadra, in modo da creare azioni sempre più spettacolari, devastanti, ma soprattutto divertenti! Quindi, un azione solitaria non è solo sconsigliata, ma controproducente. In poche parole, dovrete ragionare per due persone! E magari condividerete pure le armi, online o offline, personalizzate per ogni occasione.
L’intera meccanica di gioco di Army of Two ruota su questo componente: l’aggro, ovvero a quanto si espone un nemico durante un conflitto a fuoco. Se, per esempio, un membro della squadra si scoprirà sparando con armi pesanti, le truppe avversarie si dedicheranno interamente a sparare su di lui. Quindi, se si vuole colpire un nemico di sorpresa è molto meglio scegliere un arma silenziosa che una rumorosa mitragliatrice. I mercenari avranno quindi a disposizione un vastissimo arsenale di armi potentissime, che spazia da pistole normali ai più potenti fucili da assalto.
Tocco di classe è la possibilità di personalizzare le armi, inserendo ogni genere di impensabile gadget, e di scambiare il proprio armamentario online o offline. Da quanto visto nei trailer e nelle immagini rilasciate da Ea, la grafica è a dir poco spettacolare: Elliot e Tyson e non solo sono modellati alla perfezione, ma anche le auto e le armi sono degli ottimi esempi di grafica degna di una console di nuova generazione.
Cosa quindi sembra andare storto? Il vero problema di Army of Two sembra proprio la ripetitività delle missioni. Infatti, ogni volta dovrete svolgere una classica routine: farsi largo tra orde di nemici, sconfiggere il boss di turno e infine distruggere tutto con una bella dose di esplosivo. Speriamo che il multiplayer oscuri questo "difetto" con tanta varietà e divertimento.
Se verrà mantenuto tutto quello che è stato detto e visto del gioco, Army of Two ha tutti i requisiti per diventare un capolavoro del suo genere, senza considerare che sembra proprio di riuscire a sfruttare a pieno le piattaforme next-gen. Non ci rimane che contare i giorni!
A cura di : Angelo