[Recensione – PS3] Soldier of Fortune: Payback
La serie è entrata nella storia grazie alla sua violenza e adesso, senza nessun preavviso, arriva il nuovo capitolo!
Nel mercato odierno di videogiochi ci sono centinaia di titoli e di decine di generi diversi, tra cui sono presenti, come tutte le cose daltronde, i più famosi e/o i più attesi Forse chi segue solo i titoli più in voga degli ultimi anni come Grand Theft Auto, Metal Gear, Resident Evil, Test Drive, Dead or Alive ecc… Difficilmente conoscerà una serie chiamata Soldier Of Fortune gemma perduta? Non so, ma di certo si sa che fin dalluscita del suo primo capitolo scatenò un furioso dibattito sulla discutibile violenza contenuta nel gioco. Il nostro protagonista John Mullins (I creatori si sono serviti dell’ausilio di un vero mercenario chiamato anchesso così) è un mercenario assoldato dallorganizzazione The Shop che lavora, a sua volta, per alcuni dei governamenti più importanti del globo e, chiaramente, per quello degli Stati Uniti DAmerica. Il gioco è in prima persona (Oggi affermeremo che era un "FPS"), la grafica abbastanza curata per il suo tempo e un sonoro al livello del resto. Strutturato in numerosissimi livelli situati nei posti più disparati del mondo e dotato di un arsenale di tutto rispetto (Fucili a pompa, mitragliatrici e granate a volontà) e di una storia soddisfacente, spiccava per una violenza inaudita: con pochi colpi ben piazzati si poteva far "saltare" in pratica tutti gli arti del corpo, condita dalle grida delleventuale malcapitato se il colpo non era stato mortale Grazie allausilio del sistema di danni GHOUL creato dalla stessa Raven Software che suddivide il corpo in 26 diverse parti (Testa, busto, arti inferiori ecc…) e fa reagire il corpo del malcapitato in modo diverso secondo i danni subiti in quel punto, permette uno scempio quasi esagerato di qualsiasi cadavere, donna, uomo o civile che sia. Oggi questo susciterebbe un minimo di scalpore, a quei tempi invece (e parliamo del 2000) scateno una vera rivolta, con incalcolabili tentativi di boicottaggio e di proteste. Chiaramente niente e nessuno impedì si gustare questo capolavoro al pubblico che si dimostro particolarmente contento di questo chiamiamolo "Simulatore di guerra reale" (Etichetta che la stessa distributrice Activision ha affibbiato al gioco) creato dalla Raven Software. Il titolo era dotato anche di uno dei primi Multyplayer davvero ben congeniati e funzionali e un doppiaggio in italiano abbastanza gradevole. Diverso tempo dopo, è uscita una versione Gold Edition con ben 18 mappe multyplayer nuove, due nuove modalità di gioco e anche una video-intervista al mercenario John Mullins (Quello vero).
Proprio quando la "bufera" sembrava morta e sepolta ecco che spunta Soldier Of Fortune 2. Non particolarmente contento è PEGI, che è ai suoi primi anni di vita, che adesso deve aggiungere ancora più avvertenze sulla copertina del game. Protagonista lo stesso John Mullins del primo capitolo, e sempre affiliato a The Shop, stavolta è implicato in unaltra storia totalmente diversa dalla prima, ma non meno divertente. Nuovissime features sono state implementate al gioco, come la possibilità di tenere due pistole contemporaneamente e possibilità di aggiungervi accessori. Ancora nuove armi e ambientazioni, stavolta ancora più belle e immersive, che spaziano dalla giungla sud-americana ad una nave piena di sostanze radioattive, la stessa base di The Shop e molte
altre, che aggiungono ancora più longevità al gioco. Stesso "Punto Comune" con il primo capitolo è lo smembramento che si può attuare contro i poveri malcapitati di turno, diventando a tutti gli effetti segno distintivo della serie. Il nuovo capitolo della serie SOF fece fare, di nuovo, la fortuna alla Raven Software e fu protagonista anche di un edizione speciale, chiamata anchessa Gold Edition.
Di li a poco, la serie Soldier Of Fortune, però, sembrò destinata alloblio
Senza avvertimenti prematuri, diversi mesi addietro, sugli scaffali dei negozi spuntò un nuovo gioco degno dattenzione: Soldier Of Fortune Payback. Stavolta non sviluppato dalla Raven Software ma bensi dalla Cauldron e distribuito come al solito da Activision, manda in azione il mercenario Tom Mason, alle dipendenze, ancora una volta, di The Shop. Subito cè un inganno: La copertina e il manuale sono in italiano, ma il gioco per PS3 è in inglese, bello smacco per chi celha per PC totalmente in italiano. Premetto anche che il gioco è disponibile pure in HD. Come mi aspettavo (e sotto sotto posso anche sostenere che speravo), anche payback ha un sistema di danni che permette di far saltare arti e non solo.
La storia canta del mercenario di turno: Thomas Mason che, durante una missione di scorta in una cittadina in medio oriente, finisce in una trappola di alcuni ribelli intenti a catturare il personaggio scortato, un importante politico.
Senza dire troppo (potremmo rovinare la scadente storia a chi compra il gioco) affermiamo che il nostro povero Mason si è messo contro una potente organizzazione paramilitare e il nostro scopo è di annientarla senza farsi scrupoli. Come avrete letto,la storia non è il punto forte del gioco. Comunque sia ci porterà a visitare una manciata di locazioni sparse per il globo (pochine direi) che spaziano dal deserto alla classica foresta pluviale e un paio di missioni in interni, ma non vi dico quali perché reputo questi i capitoli più belli o comunque i meno peggio.
Neanche la longevità è il punto forte del gioco, visto che si può terminare in pochissimo tempo, che certo varia secondo la difficoltà, ma non supera di sicuro le vostre più rosee aspettative e direi una bugia se affermo che in alcune sezioni non sia decisamente monotono.
Parliamo della grafica: possiamo addirittura compararla a quella di Call Of Duty 4 tanto è ben curata. Tutto è dettagliatissimo, dalle armi allambientazione (penalizzata dalla stupida continuità dei livelli) ai nemici (penalizzati anchessi dalla loro stupidita, ma di questo ne parleremo dopo) ma non passerete molto tempo a guardare il livello della grafica, piuttosto tenete bassa la testa se la volete tenere ancora sul collo. Al contrario della grafica però non possiamo paragonare a COD 4 anche il sonoro: si salva il rumore delle armi (che sentirete milioni di volte nel corso del gioco), unici per ogni modello darma (dalla Desert Eagle al M4, ma delle armi parleremo sempre dopo). I rumori di fondo dello scenario sono praticamente assenti mentre la colonna sonora che sentirete durante il vostro vagabondaggio è ripetitiva nel susseguirsi di alcuni livelli, ma comunque carina, ma niente di che. Sentirete spessissimo anche le urla dei malcapitati a cui troncherete braccia e gambe. Purtroppo (o meno male?) che il doppiaggio in italiano per qualche strano motivo è assente, possiamo affermare però che quello in inglese non spicca di sicuro per bellezza: Mason è un tipo decisamente silenzioso, le poche volte che parla (spesso durante le Cutscene realizzate un po a casaccio) quello che si sente è un po deludente. Lodevole o quasi il tentativo della Cauldron di dotare il protagonista di un carisma unico (quello che aveva John Mullins nei primi due capitoli), peccato che fallisce miseramente, infatti le uniche sue due uniche battute sono sulla ragazza che comunica a Mason le informazioni sulla missione e posso assicurarvi che scaturiscono tutto tranne che delle risate.
Le armi nel gioco sono presenti a dozzine e Mason ne può portare dietro solo 3: una pistola, un fucile primario e uno secondario, oltre alla solita manciata di granate. Prima di iniziare una missione potete scegliervi il vostro equipaggiamento selezionando tra modelli di armi che avete già "incontrato" durante il gioco e alcuni modelli più ricercati. Questo è uno dei pochi lati positivi del gioco: è possibile aggiungere accessori alle armi, come mirini Red Hot, mirini telescopici o a infrarossi e molti altri modelli, la possibilità di mettere un silenziatore (tatticamente inutile visto che ogni nemico visto va massacrato di colpi senza badare allo stealth) o di inserire un pratico lancia granate (se non è già presente) oppure di montare un impugnatura extra. Si può scegliere tra moltissimi modelli di fucili come lM4, il vecchio AK-47, lo SCARL e tantissimi altri, una decina di mitragliette come lUZI o lMP7, anche i fucili a pompa sono presenti a bizzeffe, un pugno di fucili di precisione e di mitragliatrici leggere, qualche lanciagranate e anche diversi lanciarazzi, quindi nessun mercenario rimane a bocca asciutta e si ha la possibilità di creare la propria tattica. Altra nota dolente è proprio questa: il gioco non ha bisogno di tattica. I nemici saranno improvvisamente materializzati quando Mason si trova in una determinata aerea e nella stragrande maggioranza dei casi sanno già della vostra presenza e a nulla vale aggirarli oppure colpirli dalla distanza, visto che saranno creati nella mappa solo una volta avvicinati. Una cosa che mi ha lasciato perplesso che, indifferentemente dalla vostra posizione nel mondo, tutti i nemici hanno lAK-47 (e intendo il buon 90%) quindi se vi siete scelti un modello di fucile raro anche di un po, finirete subito le munizioni e siete costretti a imbracciare il vecchio Kalashikova ancora una volta. Cè anche qualche funzione del coltello attivabile muovendo il SixAxis totalmente inutile e la motivazione la leggete qualche riga più sotto.
Lintelligenza dei nemici è quasi al suo minimo storico: gli avversari in un primo momento si riparano, sparano una manciata di proiettili e si buttano fuori dai ripari incuranti dei rischi Chiaramente cadranno cadaveri sotto i vostri colpi senza fatica. Altra "stranezza": bastano un pugno di colpi per crivellare i nemici Questo che in un primo momento può sembrare un pizzico di realismo va subito in conflitto con il fatto che ne potete portare dietro 400 di colpi; Ne basta metà per massacrare un esercito. I nemici (poveretti loro) che hanno in dotazione un RPG, si buttano anchessi nella rissa e sparano i missili quasi fossero confetti, e se non li ammazzate voi lo fa londa durto causata dallesplosione dei missili. Laumento della difficoltà (nel gioco sono presenti le classiche tre modalità: Easy (Facile) Normal (Normale) e Hard (Difficile)) causa maggiori danni a Mason quando è colpito, ma i nemici restano scemi in ogni caso. Altra nota dolente e che spesso i nemici "barano", in altre parole mentre siete in un conflitto a fuoco in uno spazio abbastanza ristretto, e come al solito siete in minoranza numerica, si buttano tutti (compreso il classico tizio con lRPG) su di voi massacrandovi allinstante e vi assicuro che anche a modalità Normale si finisce cadaveri in breve tempo. Una volta che il giocatore è stato colpito la schermata diventa progressivamente rossa e bisogna correre ai ripari, aspettare un po e poi tornare alla battaglia.
Altra cosa che potrebbe salvare dalloblio questo gioco è il multyplayer: notevolmente traumatizzati dal gioco in singolo, forse questo risolleverà le sorti del gioco?
Possiamo sostanzialmente dire che la modalità multigiocatore è carino e di sicuro molto più coinvolgente del single-player. Le modalità di gioco solo sei: Deathmatch (Ogni giocatore ucciso vale un punto, modalità vecchia come il mondo, impossibile non conoscerla), Deathmatch a squadre (Il classicissimo deathmatch a squadre, vecchio pure questo), Cattura la bandiera (Cucca la bandiera nemica e riportala alla tua base, anche questo dai tempi di Unreal Tournament è diventato un classico), Eliminazione (Ogni giocatore ha un numero limitato di vite, lultimo che rimane in piedi vince), Eliminazione a squadre (Stesse regole dellEliminazione normale ma a squadre) e la modalità Demolizione (Gioco a squadre che consiste in far esplodere una bomba nella base nemica entro un lasso di tempo).
Le modalità forse sono pochine ma comunque risolleva di molto il morale del giocatore che si è quasi suicidato durante il gioco in singleplayer.
Conclusione
Tirando le somme, cosa dire di questo Soldier Of Fortune Payback?
Sono titubante ad esprimere un giudizio: mi aspettavo che fosse un titolo degno dei predecessori, che potesse essere una pietra miliare "inaspettata" tra le grandi serie come GTA o Metal Gear, che sarebbe stato un gioco serio, invece qualcuno è riuscito a "rovinare" una serie che prometteva molto Sarrano stati i ragazzi di Cauldron? Non so, però il gioco soffre di ripetitività, scarsa intelligenza dei nemici, sonoro un po grigio (ma quello è passabile) e di una storia decisamente noiosa. Si riprende un po con la quantità darmi, totalmente personalizzabile, e dal multyplayer decente In definitiva, non so se consigliare lacquisto di Payback Se cercate un passatempo dopo aver finito GTA IV, Metal Gear 4, Oblivion o altri capolavori, beh potresti anche comprarlo se lo trovi a basso costo, ma se sei un player che è fan della serie o che si aspetta un gioco coinvolgente, abbastanza duraturo, che ti diverta sempre e che valga i tuoi sudati soldi ti consiglio di risparmiare ancora qualcosa e di scegliere qualcos’altro, perché Payback saprebbe darti solo una gran delusione.
Pagella
Grafica: 9.5
Sonoro: 8.5
Giocabilità: 8.0
Longevità: 6.5
Complesso: 8.0