[Recensione – X360] Alone in the Dark
Recensito il gioco più oscuro dell’anno!
Scheda
Produttore: Atari
Sviluppatore: Eden Games
Distributore: Atari
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Scarica LEGALMENTE Alone in the Dark 4 – The New Nightmare
Atari, dopo il primo capitolo uscito su PC nel 1992, torna a lavorare su Alone in the Dark.
Sedici anni fa, Infogrames, sviluppò il primo survival horror in 3D della storia. Anche se nel 96 Capcom copiò ldea di Atari facendo uscire Resident Evil, ma il primo ad innovare questo genere fu proprio il primo Alone in the Dark.
Ripassiamo i termini
Prima di iniziare la recensione è bene ripassare un po la definizione di Survival-Horror: in uno di questo tipo di giochi, il giocatore deve difendersi dagli attacchi di esseri soprannaturali, spesso con luso di poche armi, o se questultime sono presenti, con poche munizioni. Lingegnosità verrà premiata con lassassinio di questi esseri che vogliono ucciderti ad ogni costo.
Edward Carnby alla riscossa!
Alone in the dark, in questo suo quinto capitolo, ambietato ai giorni nostri ritorna dopo un capitolo su PS2 e PC intitolato The New Nightmare.
Rivestiremo i panni di Edward Carnby, un investigatore del paranormale, invischiato in una sorta di cospirazione che vede coinvolti oscuri personaggi, demoni e presenze malefiche.
Carnby non si può certo paragonare ad un corridore professionista. Quando cammina nel gioco va ad una velocità tremendamente lenta, e nelle sequenze in auto sbatte come un forsennato fino ad arrivare ad una facile morte, merito di un sistema di guida adottato per questa sequenza di scarso livello. Sequenze in auto tra laltro inserite senza un motivo logico, magari si cercava di spezzare un po il ritmo di gioco, ma questo tentativo è fallito grazie alla poca cura adottata da Eden.
La storia e latmosfera sono il punto forte di Alone in the Dark che, con un sistema così ben congegnato, è in grado di regalare ai giocatore emozioni e colpi di scena, grazie ad una regia di ottima qualità.
Laspetto cinematografico è un componente importantissimo del gioco, questultimo si divide in puntate che sono sei – e alle fine di ognuna verrà mostrato un filmato che riassume ciò che è accaduto nel capitolo precedente per non far perdere mai il filo della storia al giocatore. Un pregio di AITD è che vi porterà ad ogni costo alla fine del gioco, infatti, se un giocatore resterà bloccato in una sequenza, basterà saltarla, ma attenzione, tutto ha un prezzo: vi ritroverete solo con la pistola con 8 colpi e con la torcia.
Luomo del mistero
Edward Carnby debuttò su PC nel 1992 con il primo capitolo della saga di Alone in the Dark, peccato che questo primo episodio era ambientato negli anni venti, ed ora da quei giorni sono passati 85 anni, cambiando look, Edward ritorna? Strano Non sapevo fosse anche immortale, dopo questo tempo gli andava bene se si trovava su una sedia a rotelle.
Controlli e visuale
Una nota negativa di Alone in the dark sono i controlli. Questi per i nuovi giocatori sono assurdi e capiterà spesso di scappare dal mostro di turno pensando: come prendo la pistola?
Ma fortunatamente dopo poco ci si prende la mano. Capiterà inoltre di notare alcuni movimenti legnosi di Edward, e poi non ci sarà nessuna possibilità di ruotare la telecamera a proprio piacimento (cosa che a molti non piacerà). Il gioco utilizza due visuali: quella in terza persona e quella in prima persona, queste potranno scambiarsi in qualsiasi momento del gioco.
Grafica e sonoro
Nel complesso le grafica si attesta su livelli medio-alti, però spesso potremo notare scenari ricchi di dettagli e subito dopo altri vuoti con grafica a bassa risoluzione. Il sonoro in generale non è niente di speciale, ma una nota particolare va alla colonna sonora che carica il giocatore di adrenalina, dato che sarà azzeccata ad ogni contesto.
Parola d’ordine: Interattività
Il protagonista del gioco, oltre ad usare armi convenzionali come quelle da fuoco, può benissimo sfruttare a suo vantaggio lambiente circostante. Sarà infatti possibile raccogliere: remi, tubi, sedie, mazze etc. In seguito magari, se incendiate, si potrà avere una torcia a costo zero oppure un ottima arma (visto che i nemici muoiono solo con il fuoco). Inoltre raccogliendo oggetti che troveremo sparsi nei livelli potremo creare delle potenti armi, ad esempio incendiando i proiettili, legare con del nastro adesivo delle bottiglie contenenti liquido infiammabile e tirarle sul nemico, utilizzando laccendino con bombolette contenenti magari liquidi infiammabili (come lo spray medico o lantizanzare). Linventario di Alone in the Dark è fatto in una maniera suggestiva, infatti, non dovremmo più mettere in pausa, ma basterà premere un tasto del joypad per vedere Carnby aprire la giacca e lì in diverse tasche vedere tutto quello che abbiamo raccolto: dalle pile agli spray medici. Ma attenzione, bisognerà spesso decidere cosa portarsi dietro e cosa no, poiché lo spazio nella giacca è limitato.
Il gameplay è vario ed alterna sezioni platform ed altre dove il giocatore dovrà risolvere degli enigmi, tutto questo mai in modo lineare: una porta chiusa? Sfondiamola creando una molotov oppure a colpi di accetta.
Un gioco da record
E sì, anche Alone in the Dark fa parte del libro Guinnes World Records Gamer’s Edition (già recensito da noi di gamerworld.it), riuscendo ad arrivare a primati mai raggiunti da altri videogiochi.
Un prezioso alleato: il fuoco
In Alone in the Dark il fuoco sarà un prezioso alleato(non per niente la resa grafica delle fiamme è fantastica), infatti i nemici verranno uccisi solo da esso, inoltre brucia realisticamente nello scenario. Quindi, come detto prima, anche una sedia a cui noi abbiamo appiccato fuoco può diventare una pericolosa arma.
Pagella
Grafica: 8.0
Sonoro: 7.0
Giocabilità: 7.0
Longevità: 7.0
Complesso: 7.5