[Recensione – X360] Viva Pinata: Trouble in Paradise
Le simpatiche Pinata sono tornate, e ci sono "Guai in paradiso"!
SVILUPPATORE
Rare Studios
PUBLISHER
Microsoft
GENERE
Simulazione
GIOCATORI
1 – 2
CONSOLE
XBOX 360
I pazzi animaletti di Rare Studios sono tornati più forti che mai, ma il Professor Pester ed i suoi scagnozzi ne hanno combinata una delle loro e come al solito noi dovremo aggiustare le cose… Ma facciamo un po’ di chiarezza.
Passato, presente, futuro
Dopo un primo capitolo del gioco che usci nel 2006, su Xbox 360, quando ancora la console Microsoft era agli albori della sua esistenza. Primo episodio del gioco che un anno dopo raggiunse i nostri Personal Computer, le frenetiche avventure dei Pinata sono tornate qui a Pinata Central con la massima libertà di scelta che caratterizza la serie. Arrivò pure un espansione: Party Animals ed in concomitanza con l’uscita di questo Guai in Paradiso è arrivato da THQ il nuovo titolo per DS della serie: Pocket Paradise.
Insomma, quello di Viva Pinata è un successo che per ora non vuole concludersi, e chissà cosa ci presenterà il futuro…
Il Professor Pester si dimostra ancora di più una peste…
L’arrogante Professor Pester e la sua banda, che vogliono impadronirsi di Pinata Island per porre fine al regno di pace e serenità che avvolge quest’isola da tempo, sono tornati in azione. In una tranquilla notte si sono recati a Pinata Central con lo scopo di rubare i registri dal database della sede, ma nell’intento il maldestro aiutante del criminale cancella tutto! Ci vorrà un po’ di tempo per recuperare i dati dell’archivio, e poi la popolazione ha bisogno di qualcuno che sistemi questo guaio, ed ecco che casualmente in quel momento arrivi tu.
La nostra avventura ha lo scopo di creare un vistoso giardino a Pinata Central, che dovrà essere visitato dai Pinata più rari per essere invidiati dai vicini giardinieri in erba come te. Ma la cosa più bella è il fatto che ogni giardino è unico! Difficilmente ne troverete uno uguale al vostro.
Il team
Un team di qualità sarà il tuo asso nella manica per arrivare al successo! A cominciare da Leafos, la nostra aiutante per eccellenza, sempre pronta a darci una mano, ma attenti a non farla arrabbiare perché sennò sfodera il suo caratteraccio. Storkos ti aiuterà nelle missioni. Seedos ti aiuterà ad avere i semi migliori dell’isola, averlo come amico è indispensabile! Jardiniero era il miglior giardiniere dell’isola, ma adesso si limiterà a darti qualche consiglio.
Tutto chiaro? Tieni bene in mente queste informazioni.
Dalla grafica al sonoro
La grafica è curiosa ed originale, ma non per questo brutta; anzi, risulta liscia e riesce a dare quel tocco in più al gameplay. Si aggiungono poi degli ottimi effetti di luce e delle ambientazioni ben curate, anche se queste ultime nelle prime ore di gioco potranno sembrare scarne, basta solo attendere il proseguimento del tuo giardino per pensare che le prime sono troppo piene di oggetti. Le texture sono oltre la media e ben disegnate.
Il gioco presenta un ottimo doppiaggio italiano (presenti anche i sottotitoli) ed alcuni quasi sempre eccellenti effetti sonori. Si aggiunge inoltre un’ottima colonna sonora.
Bambinesco ma non troppo
Viva Pinata potrebbe sembrare a prima vista un gioco per bambini, e questo è vero solo per la curiosa grafica, ma se giocato a lungo scoprirete che vi sbagliate alla grande se la pensate così perché Guai in Paradiso presenta un sistema che va ben oltre i giochini per i più giovani, ma analizziamolo un po’ meglio.
La giocabilità risulterà a chi si trova ancora alle prime armi molto complessa, ma ci vorrà qualche ora dedicata al gioco per capire le meccaniche nascoste.
Spesso in altri videogiochi, anche del genere di VP, si inizia sempre con un tutorial, anche breve, ma non in Trouble in Paradise (Guai in paradiso). Questo fattore contribuisce solo a confondere le idee ed a rendere molto complesso il gioco. Servirà un’accurata lettura quantomeno delle regole base nel manuale di istruzioni del gioco (che spesso risulterà indispensabile) per capire cosa ci serve per iniziare.
Il menù delle operazioni è molto semplice, ma è il gioco in se è complicato dato che Rare non si è sprecata in spiegazioni di ogni genere, perciò anche il più bambinesco dei mini-giochi diventerà un’ardua impresa. Da aggiungere che spesso per portar a termine una semplice azione bisogna fare una lunga combinazione. I comandi sono configurabili a mio piacimento dal menù pausa del gioco.
Da aggiungere che i caricamenti risultano purtroppo frequenti.
Un mondo di Pinata!
Proprio il bello del gioco è ricevere visite dalle Pinata – gli esserini che popolano Pinata Island – più rare per raggiungere obbiettivi sempre più ardui. Ma il bello è che esistono più di 100 Pinata tutte differenti da collezionare, che contribuiscono ad una longevità enorme ed inoltre creano un avventura ancora più varia.
Il gioco presenta un interessante ed originale multigiocatore che aiuterà la modalità a non essere il classico elemento di contorno, cioè un Pinata Central con i vari giocatori in linea, e poi è stata aggiunta, rispetto la prima edizione, la nuova modalità coop offline, utile anche e soprattutto nei mini-giochi.
Pinata cartacee!
E’ la nuova introduzione nel gioco che sfrutta appieno la periferica Xbox Live Vision. Si tratta delle 25 Pinata Vision Card, carte vere e proprio che, se inquadrate dalla videocamera di Xbox, faranno comparire la Pinata raffigurata in cartoncino nel vostro giardino. Le Pinata delle Vision Card sono esclusivamente scaricabili da lì, e l’idea di Microsoft non finisce qui, perché se volete altre carte dovrete scambiarle attraverso la community!
Conclusioni
Ammetto che il giorno che provai il gioco la prima volta ho smesso di giocare dopo i primi cinque minuti, ma mi sbagliavo. Dopo un’attenta e lunga analisi ho capito che Viva Pinata: Guai in Paradiso ha tutte le carte in regola per essere capolavoro e mi ha piacevolmente stupito.
Un consiglio? A volte le apparenze ingannano, non lasciatevelo sfuggire.
Pagella
Grafica: 9.0
Sonoro: 9.0
Giocabilità: 7.5
Longevità: 9.5
Complesso: 9.0