[Anteprima – Hands on – Xbox 360] Call of Duty: World at War
Provata la Beta multiplayer di Call of Duty: World at War, vi raccontiamo il nostro hands-on!
Produttore: Activision
Sviluppatore: Treyarch
Due settimane fa, Activision ha iniziato la distribuzione dei codici beta per il suo nuovo Call of Duty: World at War disponibili esclusivamente per Xbox 360 e PC. Abbiamo avuto così la possibilità di provare con mano il nuovo episodio della saga, che questa volta non riporta il nome di Infinity Ward ma bensì di Treyarch. Scordandoci quindi i conflitti terroristici apparsi in Call of Duty 4: Modern Warfare, ritorniamo alla celeberrima Seconda Guerra Mondiale, che abbiamo ormai assaporato in tutte la salse in molteplici giochi di guerra. Dopo aver avuto quindi accesso alla beta, ci si accorge già dallinterfaccia dei menu principali, di come il gioco abbia lasciato invariate le caratteristiche del precedente capitolo, cosa che può essere asserita anche dopo aver provato il gameplay. La beta non propone nessun assaggio della campagna in single player (che sarà comunque affrontabile in cooperativa con un amico nel gioco completo) ma offre diverse modalità di gioco dedicate al servizio online:
– War: una modalità molto simile ad Annex di Gears of War. Lobiettivo è infatti quello di conquistare punti definiti della mappa e di mantenerli sotto il proprio dominio per maggior tempo possibile.<!–[endif]–>
– Cattura
– Team Deathmatch: è il classico duello tra squadre che termina con il raggiungimento di un punteggio scelto prima del match dallhost della partita.
– Pick Up TDM: stesse opzioni della precedente modalità dove non sarà possibile però creare dei party allinizio della battaglia.
-Free For All: è il classico tutti contro tutti dove a vincere è naturalmente colui che alla conclusione del match avrà più punti di tutti.
Queste prime cinque modalità di gioco sono affrontabili, almeno per il momento, su tre differenti mappe, ognuna presentate caratteristiche morfologiche e strategiche adatte a diversi tipi di attacchi:
-Roundhouse: si tratta dellunica mappa dove è possibile guidare dei carri armati. In questo caso è la cooperazione a rivestire un ruolo importante visto che un soldato può guidare e laltro sparare grazie alla torretta sul mezzo stesso. Non mancano le postazioni elevate dove poter lanciare granate e usare i fucili di precisione, nonostante siano piuttosto scoperte.
– Makin: è la mappa dove svolgeremo la prima missione di gioco. Ambientata durante la notte, qui i cecchini troveranno molte difficoltà vista lassenza di rialzamenti. Importante sarà infatti lattacco della fanteria che, oltre a doversi mimetizzare tra le foglie, dovrà anche riuscire a sorprendere i nemici presenti nelle diverse palafitte.
– Castle: si tratta di un castello tipicamente giapponese dove prevalgono spazi ampi e aperti, senza dimenticare piccole torrette coperte perfette per i cecchini.
Seppur in apertura abbiamo accennato a dei cambiamenti poco evidenti rispetto a Call of Duty 4, dobbiamo però dire che alcune aggiunte sono state gradite in quanto migliorano la già ottima esperienza di gioco dellepisodio precedente. Battaglia dopo battaglia, guadagneremo infatti utili punti che via via accumulandosi favoriscono il raggiungimento di determinati livelli e gradi. Oltre a questo però, godremo anche di armi sbloccate e della possibilità di creare una propria classe da richiamare una volta in battaglia. La personalizzazione delle classi prevede la selezioni di unarma primaria, di una secondaria e di oggetti a frammentazione. Con il passare dei livelli poi, guadagneremo perks, che abbiamo già incontrato in Fallout 3, speciali abilità che ci renderanno più resistenti o più dannosi, a seconda di quelle scelte.
In battaglia inoltre, verremo premiati se concluderemo molteplici uccisioni in serie, tramite degli utili bonus. Con tre uccisioni, avremo a disposizione un radar che ci segnalerà la posizione dei nemici; con cinque uccisioni potremo beneficiare di un mortaio e bombardare a nostro piacimento la mappa, mentre con sette uccisioni potremo sguinzagliare dei pastori tedeschi che si rivolteranno contro i nostri nemici, che per liberarsene saranno costretti ad ucciderli.
Il comparto tecnico si è rivelato una revisione aggiornata di quanto potuto già provare con Call of Duty 4. Il frame rate, che scorre a 60 FPS, riesce a regalare immagini fluide e ben animate. Da menzionare soprattutto un miglioramento delle textures, adibite sia agli sprite dei soldati che agli edifici. Per quanto riguarda il sonoro, siamo rimasti un po interdetti dalla resa generale del complesso. Sembra di essere in una vera battaglia, con grida ed esplosioni a destra e manca, ma speriamo vivamente che gli sviluppatori abbiano curato maggiormente questo aspetto e sfruttato appieno lutilizzo del Dolby Digital 5.1.
Ottima da parte sua la gestione dei server nei quale giocare, dove raramente si incontra lag. Una delle cose che ci ha lasciati delusi è stata quella riguardante il bilanciamento delle armi. Capiterà infatti di incappare in persone che con pochissimi colpi della loro arma imbracciata, ci stendono senza neanche darci il tempo di realizzare. La situazione generale è però di buon livello contando che le persone chiamate in causa saranno dodici. Tante saranno le armi presenti.
Nel complesso siamo rimasti soddisfatti di questa prima prova con mano del gioco, e speriamo che gli sviluppatori non ci facciano rimpiangere quellottimo Call of Duty 4 che tante ore di divertimento ci ha regalato. Siamo ben consapevoli che