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[Recensione – Xbox 360 – PS3] Saints Row 2



Saints Row 2 vs. GTA IV, l’unica battaglia dei due giochi malavitosi che non si combatte per strada. Vediamo cosa si è inventata THQ per battere la controparte!



Titolo: Saints Row 2
Genere: Azione
Produttore: THQ
Sviluppatore: Volition
Distributore: THQ
Data di uscita: 17-10-2008 (PS3 e X360); 5 Gennaio 2009 (PC)
Disponibilità: PS3, X360, PC
Lingua: Italiano (dialoghi in inglese sottotitolati in italiano)
Versione provata: PS3
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Premessa
A due anni dall’uscita del primo capitolo su Xbox 360 viene pubblicato il successore di quello che sin dal principio è stato sottotitolato dal pubblico e dalla critica come una versione arrangiata dell’antesignano del genere peculiare di appartenenza: Grand Theft Auto (GTA). Le somiglianze e i punti di contatto tra i due titoli sono, infatti, tali da poter permettere ai più smaliziati di parlare di scopiazzatura bella e buona. Beh, ma se le cose sono trasposte e riadattate bene, possono lo stesso consentire agli utenti di godere di un titolo appagante e divertente, pur peccando gravemente di mancanza di originalità.

Vediamo nel dettaglio cosa offre il nuovo titolo di THQ.

L’inizio
Ricordiamo che il primo capitolo di Saints Row vede un finale enigmatico che lasciò in sospeso tante questioni, a partire dal destino del protagonista, rimasto coinvolto in una violenta esplosione a bordo di un’imbarcazione.

Con le prime scene del secondo capitolo si viene subito a conoscenza (semmai ce ne fosse stato bisogno) del fatto che il nostro alter ego è vivo e detenuto nel penitenziario della città. Si è appena svegliato dopo un duro periodo in stato comatoso. Contestuale al risveglio è la pausa narrativa che ci permette di prendere pochi minuti per una prima ed essenziale personalizzazione dell’aspetto esteriore del malvivente che saremo chiamati a impersonare, potendo selezionare caratteristiche come la razza (asiatica, caucasica, afro-americana o ispanica), la corporatura (atletica, magra, grassa, emaciata, obesa etc.) e via discorrendo. A risveglio avvenuto, e dopo che le guardie rompiscatole avranno abbandonato l’infermeria, il vicino di letto inizierà a parlarci attirando la nostra attenzione. Detenuto come noi, egli cercherà di convincerci a fare squadra per tentare l’evasione. La prospettiva futura è quella di ricostituire la gang dei Saints e far tornare in auge l’impero criminoso che aveva assoggettato le rivali Brotherhood, Samedi e Ronin.

È evidente come la trama non sia poi così importante in un gioco che fa dell’azione pura e sregolata il proprio punto cardine, tuttavia essa riuscirà ad appassionare il giocatore più curioso e attento al susseguirsi degli eventi.

Scopo e giocabilità

Una delle cose che differenzia sensibilmente (ma non sostanzialmente) Saints Row da GTA è la natura nettamente più “arcade” del primo, che non lascia molto spazio a realismo o verosimiglianza. L’impostazione da gioco d’azione in stile hollywoodiano, spettacolare e volutamente eccessivo, la fa da padrona; bandita la simulazione. Quello che traspare sin dai primi passi è la tanta (forse troppa) facilità di sfogo che ci possiamo permettere in un contesto sociale che sembra spesso impreparato a riceverci, ad assorbire la follia di un criminale evaso che è quindi libero di girovagare indisturbato per la città indossando una divisa da detenuto e impugnando armi devastanti. La totale mancanza di realismo si rivela in questo caso una scelta infelice che spesso scade nel ridicolo delle azioni che ne vengono fuori… Quante sono le probabilità che un tizio equipaggiato come noi, armi alla mano, possa entrare indisturbato in un tribunale? Quanto è piacevole scoprire di esserne uscito avendo ucciso una trentina di membri delle forze dell’ordine, rimanendo praticamente illeso? Quanto può essere accettabile vedere un giudice donna, vestito di tutto punto con la relativa toga nera, correrci dietro impugnando un fucile a pompa (mi viene in mente la giudice Grazia Negata con Luciana Littizzetto…)? Che soddisfazione si può provare nel riuscire a far saltare in aria un’auto dandole soltanto pochi colpi di spada?

Ecco, se siete disposti ad accettare tutto questo o se è proprio questa follia tragicomica l’elemento che cercate da un videogioco come Saints Row 2, allora avete davanti il prodotto che fa per voi. Già, perché abbandonato il pensiero di poter ottenere dal gameplay una risposta che sia almeno lontanamente fedele alla realtà, potremo godere di tantissime ore di divertimento viscerale. Il da fare di sicuro non manca e anzi uno dei migliori pregi del titolo sta proprio nella variegata sfilza di azioni da poter compiere. Oltre al canovaccio che prevede l’annientamento delle storiche bande rivali, e che comunque vi terrà impegnati per tante ore, avremo a disposizione un ricco e abbondante arsenale di attività: potremo prendere possesso di esercizi commerciali in quelle aree cittadine passate sotto il nostro controllo, e avere, con le buone o le cattive, una periodica remunerazione personale; essere ingaggiati nel truce ruolo di sicario; fare la guardia del corpo alle fittizie star del gioco; guidare un camion di nettezza urbana e avere il compito di sporcare persone e monumenti sparando cacca agli obiettivi indicati di volta in volta; cimentarsi nelle corse d’auto illegali etc. Tutte attività che ci aiuteranno a sbloccare contenuti extra, ricompense e a incrementare le nostre facoltà, migliorare l’assetto dei veicoli che avremo a disposizione, nonché a potenziare le armi.

Tutto questo è supportato e accompagnato da un sistema di controllo fluido, semplice e intuitivo, del quale diamo un’esemplificazione citando le azioni fondamentali.

– A piedi: “Levetta sinistra” per muovere il personaggio; “levetta destra” per muovere liberamente la telecamera; “quadrato” per saltare; “cerchio” per selezionare le armi raccolte; “R2” per gli attacchi fisici o per sparare; “R1” per correre.

– In auto: “Levetta sinistra” per muovere il veicolo; “levetta destra” per la telecamera; “triangolo” per salire o scendere; “x” per accelerare; “quadrato” per frenare o fare retromarcia; “R1” per la visuale posteriore”; “L2” per il freno a mano; “R2” per sparare in corsa.

Modeste variazioni per quanto riguarda i veicoli speciali.

A proposito dei veicoli: nel gioco trovano spazio tanti modelli diversi di automobili, motori e mezzi di trasporto aerei, come aeroplani ed elicotteri; sparsi per il mondo, inoltre, diversi alloggi (dei garage) per poter conservare i nostri gioiellini che rimarranno quindi a nostra disposizione. Amplissimo è il margine di intervento riguardo alla personalizzazione dei veicoli stessi dei quali possiamo modificare carrozzeria, verniciatura, accessori etc. in modo da ottenere auto e moto assolutamente particolari e originali. Grande punto a favore.

Altrettanto modificabile a proprio gusto è, ancora, l’aspetto estetico del protagonista, che potremo modellare a nostro piacimento sia nelle fattezze prettamente fisiche (da notare la presenza del chirurgo plastico) sia in quelle accessoriali (vestiti, capelli etc.). Tutto si rimanda alla pazienza e alla voglia del giocatore di cimentarsi in queste attività che sono comunque marginali, statiche e, se vogliamo, pleonastiche.

Più divertente può risultare l’apprendimento di nuove arti marziali risultate dal confronto con le bande nemiche, perché sarà da esse che potremo assorbire questi diversi approcci al combattimento, diversi a seconda di quale gang di turno dovremo affrontare.

L’intelligenza artificiale non spicca per profondità o arguzia, ma riesce a fare lo stretto sufficiente a rendere godibile l’esperienza di confronto continuo con il resto della popolazione in generale. Bella la possibilità che avremo di farci scudo con le persone immediatamente vicine (tasto L1), minacciando il nemico di fare fuoco sull’ostaggio; interessante è vedere le reazioni della gente in relazione al tipo di ostaggio preso con sé: a seconda che si tratti di un passante, un poliziotto o un criminale come noi, vedremo la controparte esitare piuttosto che sparare crudelmente nel momento in cui essa si riconoscerà o meno nel malcapitato di turno. A titolo d’esemplificazione: se come ostaggio prenderemo un civile innocente, la polizia sarà indotta alla cautela; se l’ostaggio sarà invece un malvivente, allora non avremo sconto alcuno.

Da notare, infine, la possibilità di raccogliere dallo scenario tanti oggetti diversi da utilizzare come arma. Anche qui entra in gioco un aspetto alquanto ridicolo, visto che potranno essere sradicati da terra persino parchimetri e piccole cabine telefoniche.

Grafica

Tecnicamente il gioco è piuttosto sottotono rispetto alle produzioni recenti, anche considerando il diretto concorrente GTA IV. Veicoli scarni di dettagli, passanti stereotipati e scialbi, edifici architettonicamente insignificanti, sono alcune delle pecche grafiche di Saints Row 2. Per quanto riguarda la fisica si denota una dinamica non molto convincente e a tratti scattosa, con effetti d’impatto ripetitivi e poco simulativi. Presente il fastidioso difetto del pop-up: non sono rari le apparizioni improvvise di oggetti di gioco o gli spostamenti estemporanei di questi da un punto all’altro della visuale. Presenti dei rallentamenti nelle situazioni di ressa con tanti elementi a schermo. Nel complesso è comunque una produzione discreta che riesce a reggere le pretese non stellari che il titolo si propone di raggiungere.

Sonoro

Menzione speciale all’audio di gioco. Come da tradizione, guidando un’automobile potremo ascoltare la radio, scegliendo tra diverse stazioni connotate da stili musicali diversificati e vari. Dalla classica al funk, dal rock all’hip-hop, sono tanti i brani che ci accompagneranno piacevolmente durante tutta l’avventura. In più si aggiunge la possibilità di recuperare, in giro per la mappa, dei CD contenenti tracce aggiuntive. Molto validi anche il campionamento degli effetti sonori (spari, impatti, motori etc.) e il doppiaggio in inglese (sottotitolato in italiano).

Gioco online

Per quanto riguarda il comparto online la modalità di spicco è sicuramente quella di cooperativa, nella quale è possibile affiancarsi a un altro giocatore per fronteggiare assieme tutte le sfide della storia principale. Presenti inoltre diverse opzioni di gioco, come “Deathmatch”, “Team Deatchmatch”, “Sicario”, “Corse Clandestine” etc. divertenti sì, ma che non brillano come la più affascinante sopramenzionata “Coop.”.

Conclusione

In definitiva possiamo affermare che, con Saints Row 2, THQ ha messo a segno un buon tiro, pur restando ancora molti i punti deboli della sua produzione. Fermi restando i limiti tecnici, la scarsa profondità di gioco e l’assenza di elementi di spiccata originalità, se cercate un titolo di svago che possa dare tanto divertimento in modo semplice, immediato e appagante fingendovi un efferato criminale, questo titolo è sicuramente un acquisto consigliato. Un buon prodotto che si affianca a una concorrenza superiore ma diversa.

Pagella
Grafica: 7
Sonoro: 9
Giocabilità: 8
Longevità: 8,5
Complesso: 8+

 


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