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[Recensione – PC] King’s Bounty: The Legend



Un ritorno in grande!

 



Produttore: Nobilis
Distributore: Leader Spa
Genere: Strategia

Chiunque di voi abbia giocato al primissimo King’s Bounty è sicuramente un giocatore di vecchia data, oppure un grande amante del retrogaming: ebbene, per chiunque si sia perso ai tempi quello che a tutti gli effetti è considerato il papà dei successivi –e ben più noti- Heroes Of Might and Magic, c’è ora la possibilità di mettere le mani sul suo successore, King’s Bounty: The Legend (d’ora in avanti KB). Come si colloca dunque questo titolo sviluppato da Katauri Interactive nel panorama videoludico odierno? Scopriamolo insieme.

 

Cornice fantasy

Come da tradizione, un buon titolo fantasy richiede un accurato background che a KB non manca. Due fratelli, Carl e Mark, erano i legittimi eredi al trono del regno di Endoria; Carl, uomo di scienza, preferì cedere l’onore della corona al fratello Mark che per le eccellenti doti e capacità di governo, si fece rapidamente conoscere come “Il Saggio”nelle terre sotto il suo comando. I tempi furono prosperi per lunghi anni, ma il sovrano non poteva avere figli, e conseguentemente eredi. Preoccupato per la sorte del suo popolo, Re Mark chiese aiuto a stregoni e medici, ma nessun incantesimo né medicinale faceva al caso suo. Fu così che il sovrano si rivolse agli Dei, pregandoli perché gli concedessero un figlio: tutto il bene che Re Mark aveva compiuto nei suoi giorni di regno fu ripagato con una bambina, Amelie.

Ma ovviamente un’ombra incombeva sul perfetto regno di Re Mark –e, guarda caso, è proprio in questo periodo della storia di Endoria che si terranno le nostre avventure-; gli Dei che gli avevano concesso Amelie, esigono ora un tributo di cibo, carne e sangue. In breve tempo il reame di Endoria viene sconvolto da guerre intestine; razze che si combattono per il predominio, demoni che vagano per le regioni, trattati che saltano. La situazione è critica, ed è qui che entriamo in gioco noi, i campioni del Re.

 

Un’avventura magica e colorata

Nonostante la situazione disperata nel mondo di Endoria, quando cominceremo a giocare ci ritroveremo immersi in un mondo fiabesco che sembra aver ben poco a che fare con la situazione critica descritta dall’introduzione. KB infatti gioca molto sulla riproduzione fedele dell’atmosfera fantasy per eccellenza; colori, luci, incantesimi, cavalieri, draghi e chi più ne ha più ne metta.

 

Benvenuti nel fantastico mondo di Endoria

 

Oltre a una resa grafica di suo semplice ma coloratissima e davvero piacevole a vedersi, l’espressione dell’elemento fantasy avviene con un curioso artificio, la parodia. L’esempio migliore è sicuramente il tutorial iniziale, in cui al vostro personaggio, rinomato cavaliere del regno, verranno affidate tre prove: l’uccisione di un drago –con principessa annessa da salvare!- (e qui ci verranno fornite basi del combattimento) , di un negromante (basi degli incantesimi) e la ricerca di tesori. Ora, sono evidenti i clichés del genere, e l’occhio divertito con cui i ragazzi di Katauri Interactive guardano al mondo da loro costruito crea una gustosa miscela a base di ironia che ci strapperà più di una volta qualche compiaciuto sorriso. Da menzionare purtroppo la mancata localizzazione in italiano, che potrebbe togliere ai non conoscitori dell’inglese gran parte del piacere derivante dai dialoghi umoristici che costellano il gioco.

 

Cavaliere sì, ma…

Orbene, più volte avete letto che impersonerete un cavaliere del regno, ora è giunto il momento di dirvi qualcosa di più sul vostro alter ego virtuale; al giocatore viene data la possibilità di scegliere fra tre classi: il Guerriero, il Mago e la classica via di mezzo, il Paladino. La classe che sceglierete influenzerà sensibilmente il modo in cui affronterete l’avventura, in quanto a variare saranno almeno tre fattori, vale a dire il Level Up, la composizione dell’esercito e gli incantesimi/evocazione degli spiriti.

 

 

I 3 eroi di King’s Bounty

 

Ma andiamo per ordine; in KB una volta che salirete di livello (l’avanzamento è segnalato dalla classica barra d’esperienza, cumulabile attraverso i combattimenti) al vostro personaggio verranno automaticamente assegnate delle rune di tre tipi: Forza, Mente e Magia. Se avete fatto due più due, avrete immediatamente capito che il Guerriero riceverà parecchie rune forza, il Paladino rune mente e il Mago rune magia. Ciò che non sapete è come impiegare queste rune: il vostro personaggio ha tre alberi di abilità (forza, mente, magia) che potrà sviluppare investendo le preziose pietre. Tenete bene conto che potreste tranquillamente investire tutte le rune del vostro guerriero nell’albero della magia (ardua impresa, contenti voi), creando classi pure o interessanti ibridi. Da segnalare il fatto che ogni classe ha un’abilità in più nello specifico ramo: ad esempio il Mago ha l’esclusiva di poter lanciare due incantesimi in un solo turno.

Altro fattore che verrà pesantemente influenzato è quello della composizione dell’esercito: KB propone una feature sensata e intelligente, ossia il limite di truppe arruolabili dal vostro eroe. In altre parole, non aspettatevi che il vostro Mago di primo livello possa arruolare 500 draghi neri –anche avendone le possibilità monetarie- : queste limitazioni si risolvono nel sistema di Leadership, un punteggio che determina la quantità di truppe che potete portarvi dietro. Naturalmente il Guerriero sarà avvantaggiato ottenendo i più alti punteggi di leadership possibili, mentre il mago a discapito del numero di truppe impiegabili sul campo di battaglia potrà scatenare incantesimi di potenza impressionante.

Oltre agli incantesimi, prima abbiamo citato l’evocazione degli spiriti: a un certo punto della vostra avventura, vi verrà consegnato un oggetto che consente di richiamare quattro spiriti, detti “Spirits of Rage”. Difatti, come il Mana sta agli incantesimi, la Rage sta agli spiriti. Avrete quindi due indicatori, quelli di Mana (che si rigenera automaticamente col tempo) e quello di Rabbia, accumulabile infliggendo o ricevendo danni in combattimento, e utilizzabile poi per l’invocazione dei suddetti Spiriti. Questi ultimi aggiungono un’interessante componente al gameplay, in quanto ognuno ha caratteristiche ben specifiche. I quattro potenti spiriti non saranno però immediatamente disposti a combattere per voi: dovrete sottometterli adempiendo a certe condizioni, e solo dopo potrete evocarli. Per la gioia degli amanti dei GDR e del power leveling, sappiate che anche gli Spirits of Rage possono accumulare esperienza, acquisendo nuove mosse (quattro ciascuno) potenziabili a ogni livello.

 

 

Esagoni e Acciaio

Abbiamo fatto più citazioni al sistema da combattimento, ora è doveroso spiegarvi in dettaglio come funziona: nelle nostre scorribande per le lande di Endoria (totalmente libere, non aspettatevi un sistema a turni) incontrerete ogni genere di nemico, e basterà avvicinarsi un po’troppo che vi ritroverete inseguiti! In ogni caso, sia che siate acchiappati da un’orda di non morti o che vogliate far scempio di una tribù di orchi, il combattimento si svolge su una schermata apposita, di cui vi proponiamo un esempio

La suddivisione del campo di battaglia con una griglia rende tutto molto chiaro fin da subito: benché il combattimento si riveli d’impatto molto immediato e semplice (movimento/attacco/incantesimo) proseguendo nel gioco e incontrando nuove e più potenti unità imparerete che KB concede le possibilità per un combattimento molto strategico, finalizzato oltre che a concludere gli scontri, a concluderli con il minor numero di perdite possibili. Per conseguire questo fine, sarà fondamentale conoscere le unità dell’esercito nemico: fortunatamente tutte le informazioni sulla tipologia delle truppe possono essere facilmente reperite tramite clic del tasto destro del mouse sull’unità cui siete interessati; comparirà un menù con i dati dell’unità in questione, dagli HP, al movimento, alle abilità speciali.

Alcuni di voi potrebbero rimanere delusi sapendo che non ritroverete il vostro eroe in battaglia a far scempio dei nemici: nel compenso il modo in cui svilupperete il vostro personaggio influenzerà parecchio la performance delle truppe in combattimento.

 

La schermata dell’eroe si presenta molto accattivante, oltre che chiarissima

 

Prendiamo ad esempio i punteggi di attacco e difesa: i valori del nostro eroe fungeranno da bonus per l’esercito. Parimenti tutti gli oggetti, magici e non, con cui ci equipaggeremo potenzieranno sensibilmente le nostre capacità in combattimento, concedendoci una maggiore resistenza magica, o un maggiore punteggio di Mana. Un’interessante feature sta nella possibilità di sottomettere gli spiriti detti “Keepers” che abitano gli oggetti magici: il parallelo più immediato che è forse l’Item World dell’universo di Disgaea. In altre parole, gli oggetti magici verranno spesso ritrovati nella loro forma meno potente: per sfruttarli al 100% dovremo sottomettere i Custodi e il loro esercito di creature; queste battaglie saranno tutt’altro che semplici, ma la ricompensa di un anello magico notevolmente più potente vale ben lo sforzo.

 

 

 

Tutto rose e fiori?

Domanda retorica ovviamente, come tutti i giochi anche KB non è esente da difetti; qualcuno diceva “in cauda venenum”.

Cominciamo dai piccoli bug grafici che benché rari, sono parecchio fastidiosi: un paio di volte mi è capitato di incastrarmi fra delle rocce degli scenari, con il mio eroe che continuava a cavalcare, ma senza muoversi dalla sua posizione. La cosa si è risolta semplicemente con il caricamento di un salvataggio precedente, però ovviamente queste cose fanno storcere un po’il naso. Altra nota parzialmente negativa va al comparto audio: benché le musiche siano molto ascoltabili, rimangono un po’anonime, e soprattutto variano poche. Vi ritroverete ad ascoltare le solite tracce audio per tutto il gioco, e non di rado preferirete alla musica di KB un brano del vostro gruppo preferito: peccato, si poteva fare di più.

Ultima nota da segnalare sta nella non eccellente calibrazione della difficoltà: anzitutto tenete conto che all’inizio del gioco potrete selezionare fra cinque differenti livelli (molto facile, facile, normale, difficile, impossibile). Da bravi sboroni, abbiamo scelto di affrontare KB a livello difficile –il che comporta eserciti nemici più numerosi e minori risorse a disposizione per arruolare truppe-, e l’impresa si è rivelata molto più ardua del previsto in certi frangenti: tutti gli eserciti nemici erano inaffrontabili, e la cosa ci ha costretto ad affrontare tutte le side quest possibili immaginabili prima di procedere nell’avventura principale. Questa caratteristica può essere un pro o un contro, a seconda del tipo di videogiocatore: innegabile è però l’eccessiva difficoltà di certe aree.

 

GIUDIZIO FINALE

Grafica: 7,5

L’aspetto grafico, benché semplice e sicuramente non al passo con le produzioni odierne, cattura l’attenzione grazie alla grande varietà di ambientazioni, colori e creature.

Sonoro: 7

Musiche calzanti ma ripetitive vi verranno, presto o tardi, a noia.

Gameplay: 8,5

L’immediatezza del gameplay è la chiave del suo successo. Il sistema di combattimento è ottimo, benché non sempre la difficoltà degli scontri sia calibrata al meglio.

Longevità: 8,5

Con più continenti da esplorare, ciascuno con le sue regioni interne, galopperete per le terre di Endoria per almeno 40 ore.


Globale: 8,3

King’s Bounty: The Legend si rivela un titolo che fa della parodica atmosfera fantasy e di un gameplay semplice ma profondo i suoi cavalli di battaglia, riuscendo a proporsi con uno strategico su PC molto valido, benché di certo non rivoluzionario. Consigliato.

 


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