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[Recensione – Xbox 360 – PS3] Spiderman: Il regno delle ombre



Spiderman ritorna insieme al suo lato oscuro, vediamo cosa accade!



Produttore: Activision
Distributore: Activision
Sviluppatore: Shaba Games

Nel mondo degli eroi della grande pellicola, figurano nomi del calibro di Batman e Superman. Non manca quindi occasione per gli sviluppatori di videogiochi di elaborare un gioco dedicato al film che ha come protagonista uno degli eroi sopra citati. Uno dei problemi che affligge coloro che si cimentano nello sviluppo di tie-in però, riguarda sopratutto il tempo di consegna: il gioco deve essere pronto e confezionato giusto in tempo per l’uscita del film. Nella storia dei videogiochi sono pochi i tie-in ad essersi guadagnati un posto meritevole nelle classifiche graduatorie. Oltre a 007 Goldeneye, al meritevole Lego Indiana Jones e a qualche altro prodotto, i giochi di questo genere non hanno di certo brillato per accuratezza. Tuttavia questa volta, Shaba Games ha ben pensato di prendere di peso nientemeno che l’Uomo Ragno e trasportarlo in un gioco sprovvisto di riferimenti a pellicole cinematografiche. Qualche tempo prima dell’uscita quindi, le aspettative create da Spiderman: il Regno delle Ombre hanno fatto ben sperare di trovarsi tra le mani la rivoluzione della serie che, via via nel tempo, è andata spegnendosi. Scopriamo se, dopo anni di insoddisfazione, l’Uomo Ragno riuscirà nell’impresa di tornare grande.

Come accennato in precedenza, Spiderman: il Regno delle Ombre non segue nessun tipo di trama cinematografica, ma anzi si snoda lungo una storia interessante che vede il nostro eroe fronteggiare orde di simbionti, che si impadroniranno delle azioni di tutti i civili e dei nostri alleati. Quello che si può constatare appena iniziata l’avventura, sarà subito l’ambiente che ospiterà le nostre imprese, ovvero New York, con la riproduzione di due suoi quartieri ben famosi: Manhattan e Harlem. Non siamo però ai livelli dello scenario creato in GTA 4 dove la metropoli, realizzata nel dettaglio, racchiudeva un grande carisma. Certo, non manca il traffico cittadino costituito dal via vai di taxi e macchine caratteristico della città, ma le innumerevoli costruzioni (per lo più grattacieli) finiscono per fare da cornice ad un ambiente monotono e poco vario.

Una volta messo piede nella Grande Mela, verremo subito catapultati nel vivo dell’azione in uno scontro tra alcuni mostri e la polizia, nel quale inizieremo a menare le mani, affiancati da un semplice tutorial che blocca l’azione per qualche istante e fornisce dei pratici suggerimenti per imparare il sistema di combattimento di Spiderman: il Regno delle Ombre. C’è da dire che la linea di apprendimento risulta ben studiata e, dopo una mezz’ora di gioco, si riesce a tenere in mano la situazione e padroneggiare il sistema di controllo che di per sé si dimostra semplice ed efficiente. Quando saremo coinvolti in un combattimento, dovremo optare per i tasti X e Y. Con il primo si effettueranno calci e pugni mentre con il secondo potremo attaccare con la nostra ragnatela, il vero fulcro della serie. Racimolando uccisioni, si guadagneranno poi dei punti esperienza che saranno spendibili per potenziare l’Uomo Ragno, sbloccando così nuove combinazioni di tasti e, di fatto, nuovi attacchi. Per quanto riguarda il free-roaming, gli spostamenti andranno effettuati o a piedi o di palazzo in palazzo utilizzando la ragnatela. Anche in quest’ultimo caso la manovra risulta comoda e ben studiata, e veloce allo stesso tempo. Per incominciare a solcare i cieli di New York sarà necessario dapprima saltare con il tasto A per poi lanciare il getto di ragnatela con il tasto RT; tenendo premuto quest’ultimo sarà possibile dondolarsi per raggiungere luoghi lontani. Come ogni buon ragno però, anche Spiderman può camminare (e attaccare) sui muri: nei pressi di uno di essi, basterà premere il tasto RB per arrampicarsi e in seguito il tasto LB per correre. Peccato che, in questo frangente, la telecamera di gioco non offra ottime visuali e finisce per rovinare la falcata verso il tetto di un palazzo.

Ciò che però si saranno chiesti in molti, riguarda il titolo del gioco, che ha a che fare con il Regno delle Ombre. Ebbene, in questo episodio Spiderman incontra la parte di sé che lo vuole più cattivo e violento del solito. Essa è rappresentata da un costume blu e nero che potremo indossare in ogni momento e già dai primi istanti potremo osservare i poteri conferiti al nostro eroe: i colpi da lui inferti saranno ancora più potenti e i suoi movimenti risulteranno più veloci.

La parte oscura di Spiderman influirà poi anche sul modo delle persone di porsi nei nostri confronti e sul proseguo della storia. Dopo gli scontri con ogni boss, ci verrà richiesto di seguire un percorso a nostra scelta tra quello buono e quello cattivo. Sarà nel punto cruciale della storia che il gioco analizzerà tutte le nostre scelte e decreterà il nostro karma, selezionando il finale adeguato. Seppure il suo utilizzo si riveli divertente, non possiamo nascondere come però la presenza del costume nero non galvanizzi eccessivamente l’esperienza di gioco. Spiderman: il Regno delle Ombre è comunque un gioco ben curato e senza dubbio migliore dei suoi predecessori. Ciò che rimane intatto rispetto ad essi, è la presenza di particolari bonus sparsi per tutta la città, ovvero dei ragni. Il loro numero è veramente consistente: basta pensare che dopo aver finito la nostra avventura con circa 320 ragni, non abbiamo sbloccato l’obiettivo che vuole ne vengano raccolti almeno la metà del numero totale. La loro raccolta non è da sottovalutare visto che aumentano l’agilità e la velocità dell’Uomo Ragno.

Parlando nuovamente degli scontri con i boss, ci sono da menzionare i Quick Time Events in cui bisognerà ciccare un certo tasto nel momento giusto, pena game over. Dopo aver sbagliato la sequenza però, essa riproporrà le stesse combinazioni di tasti e ciò non alimenta un livello di difficoltà che di per sé non risulta troppo eccessivo. Livello di difficoltà ulteriormente alleggerito dalla possibilità di richiamare un alleato durante gli scontri con i nemici.

Il comparto tecnico del gioco risulta abbastanza ben realizzato, seppur non eccelso. Ad ambienti scialbi e poco curati, si alternano atmosfere fantastiche (come il cielo) e un’ottima caratterizzazione dei personaggi, dettagliati come nelle controparti cinematografiche. Il sonoro offre qualche motivo musicale interessante, così come un doppiaggio fedele e ispirato. In termini di longevità il gioco si stanzia su circa dieci ore, una durata molto buona per un gioco del genere. Spiderman: il Regno delle Ombre è infatti un gioco divertente, capace di prendere quanto di buono apparso negli episodi di anni or sono e riproporlo in chiave next-gen. Spostarsi tra i grattacieli di New York tramite la ragnatela per poi saltare nel vuoto mentre si ascolta solamente il sibilo del vento, è un’emozione, forse non ai livelli di Assassin’s Creed, ma capace comunque di intrattenere grandi e piccini affianco dell’Uomo Ragno. Consigliato a tutti, amanti e non dell’eroe Marvel.

Grafica: 76 %

Sonoro: 79 %

Giocabilità: 80 %

Longevità: 80 %

Totale: 79 %

 

 

 


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