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[Anteprima – PS3 – Xbox 360] Resident Evil 5



Ritorno in grande per Resident Evil o no? Scopritelo nella nostra anteprima.

Come sappiamo è arrivata da pochissimi giorni, sia su Xbox Live che su PSN, la demo di uno dei titoli più attesi di quest’anno e, probabilmente, uno dei must-have che qualsiasi videogamer non potrà farsi mancare alla propria bacheca video ludica. Vediamo questa prima impressione diretta con Resident Evil 5 cosa ci trasmette.

 

Ricapitolando velocemente i fatti, Resident Evil 5 prende luogo in una sperduta area est-africana (dopo 10 anni dall’incendio di Raccoon city del 1998), nella quale il virus, secondo ultime testimonianze, sarebbe nato e si sarebbe pian piano sparso in tutto il mondo. E’ qui che Chris Redfield, ora membro dell’unità speciale BSAA, dovrà far luce e confrontarsi con nemici pericolosi e geneticamente modificati pronti ad ucciderci sfruttando ogni minima tattica o arma. Fortunatamente, però, non saremo da soli nella nostra terrificante avventura, una persona ci supporterà nel corso della vicenda, e stiamo parlando di Sheva Alomar, anch’essa membro della BSAA. Ovviamente non ci è resa nota ancora la trama in ogni suo minimo dettaglio, ma a grandi linee possiamo già, grazie ai numerosi video fino ad ora apparsi per la rete, schematizzare un po’ quelli che saranno gli avvenimenti di questo ultimo gioiellino Capcom.

 

Tornando a noi, in questa demo, i livelli selezionabili sono due (che chiaramente risultano essere solo piccole parti di livello): uno “Assemblea” e uno “Baraccopoli”. Nel primo ci troveremo faccia a faccia con una miriade di nemici che ci accerchieranno all’interno di un piccolo edificio dalla quale poi dovremo scappare, il secondo invece, prende luogo proprio nelle classiche baracche semi-distrutte e poste una accanto all’altra. Questi ovviamente saranno i classici luoghi dove dovremo avere anche gli occhi dietro la testa, perché i nemici oltre ad attaccarci a gruppi ci assaliranno a sorpresa anche alle nostre spalle; ma non finisce qui, poiché nei due livelli avremo la gioia di confrontarci con due temibili nemici: il classico Dr. Salvador armato di motosega, e un boia dalle dimensioni al quanto imponenti armato con un’ascia gigantesca; questi ultimi si riveleranno al quanto ostici, soprattutto perché le comuni armi non li smuoveranno nemmeno, per cui dovremo armarci di fucile o granate.

 

Gli altri comuni nemici, simili ai Ganados (contadini) di Resident Evil 4 risulteranno semplici da sconfiggere, basterà sparagli semplicemente alla testa con un bel colpo preciso, o colpendoli agli arti per poi finirli con un bel gancio o con un calcio in giravolta.

 

Sotto il punto di vista tecnico, però, questo ultimo capitolo non sembrerebbe brillare efficacemente, infatti: da un lato presenta un comparto grafico molto accattivante, soprattutto nella realizzazione delle texture e delle modellazioni poligonali assai cospicue; dall’altro lato, però, ripropone in gran parte le stesse animazioni e lo stesso gameplay di Resident Evil 4. Ora, se analizziamo quest’ultimo, c’è da dire che non fallava in nessun aspetto proponendo un innovazione tale da garantirli una qualità di tutto rispetto e un importanza tale da permettergli di incoronarsi come uno dei migliori videogame di sempre; se però lo schema è riproposto in tutto e per tutto nel capitolo seguente dopo 4 anni di sviluppo, un minimo di sconforto viene. Ed è chiaro che sotto un punto di vista critico, tali affermazioni possono nascere e svilupparsi, ovviamente però non c’è da preoccuparsi sulla qualità finale che chiaramente, dalla prova effettuata, è di gran lunga superiore a miriadi di action game usciti fin ora. Non tutte le note sono negative, vi sono aggiunte nelle animazioni dei personaggi e nei nemici, il comparto sonoro  è ottimo e si adegua alle situazioni più o meno frenetiche, invece la telecamera alle spalle del personaggio è buona e dà una prospettiva puramente stilistica che ci permette di osservare la qualità grafica dei personaggi, le ombre e le luci sui vestiti e sulla pelle che risultano essere impeccabili. Purtroppo è presente un aliasing nella versione PS3 che si nota, specialmente nei luoghi aperti e luminosi, sulle braccia dei personaggi. Inoltre, la versione Xbox 360 risulta, sempre da un punto di vista visivo, leggermente più luminosa e dettagliata rispetto alla controparte PS3. Si spera che quest’ultima, nella versione finale, riesca ad eliminare questi difettucci per lo meno per rendere le due versioni più simili possibili.


Anche se il comparto tecnico non sembra poi proporre novità eclatanti, il plot sembra riservarci novità sorprendenti: nuovi personaggi entrano in scena, probabilmente la sorella di Chris ricompare nelle vicende, Albert Wesker fa il suo ritorno più temibile che mai, nuovi nemici ci daranno filo da torcere e chissà se nascerà un qualcosa di amoroso tra Sheva e Chris.

 

Da sottolineare la possibilità di giocare in co-op sia online che offline che offrirà una rigiocabilità ampissima e un divertimento ancora più accentuato dal fatto che potremo giocare tutta la campagna con un nostro amico che assumerà il controllo di Sheva. Se poi sarete ben organizzati con auricolare e microfono, l’avventura assumerà sfumature tattiche di tutto rispetto.

 

Tutti questi elementi ci fanno sperare, e anche se probabilmente non ci sarà quel balzo che caratterizzò l’avvento action da Resident Evil 4 ai precedenti survival horror della saga, potremo contare proprio sulla qualità del precedente capitolo riproposto in chiave next generation. Adesso non ci resta che attendere la data di uscita fissata per il 13 Marzo, per mettere mano su questo gioiello dell’astio game e chissà se non verrà proclamato un capolavoro come è stato per il suo predecessore.

 


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