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[Recensione – DS] Transformers Animated: The game



Dalla serie tv al touch-screen del Nintendo DS, arriva Transformers Animated: The game!



Genere: Platform
Produttore: Activision
Sviluppatore: A2M

Quando si parla di Transformers è impossibile non pensare alla mole di fumetti e lungometraggi pubblicati dal 1984 ad oggi. Impossibile però anche non ricordare che è grazie ad Activision che i robot più amati degli ultimi venti anni sono sbarcati sulle console da gioco, dal Nintendo DS all’Xbox 360, dal cellulare alla Playstation 3. E’ proprio per la bianca console portatile di Nintendo l’ultima fatica di A2M, Transformers Animated.

C’è da fare una premessa: dopo gli ultimi capitoli non proprio esaltanti dedicati alla saga, siamo partiti un po’ prevenuti rispetto a questo nuovo Transformers ma dopo averci ampiamente giocato, possiamo affermare di esserci trovati tra le mani un gioco superiore agli standard dettati dai suoi predecessori, munito di un concept semplice e funzionale.

Quella in cui cercheremo di portare a termine l’avventura sarà la città di Detroit, dove i cinque robot protagonisti e una ragazza di nome Sari saranno alla ricerca del potente Megatron, il quale dovrà essere sconfitto una volta per tutte.

Il gioco si apre con un dialogo tra gli stessi Autobots che introdurranno quello che sarà il loro scopo, e già in questo frangente si può notare la cura riposta dagli sviluppatori nel realizzare un doppiaggio degno di nota che, oltre a godere dell’italiano, riesce a intrattenere il giocatore nel seguire la successione degli eventi.

Dopo aver quindi assistito alla prima scena, verremo catapultati nel primo livello (dei venticinque totali) proposto, il quale si presenterà sottoforma di fabbrica abbandonata e, mossi i primi passi al suo interno, verremo accolti da un semplice tutorial che si svolgerà sullo schermo superiore della console. Il primo personaggio, che risponderà al nome di Bumblebee, è quello più agile della squadra e, oltre a essere l’unico in grado di saltare, è anche quello munito di un braccio elettrico con il quale può eliminare i nemici o attivare alcuni quadri elettrici. Proseguendo nei meandri del livello, incontreremo per primo Bulkhead, il robot più grande, che sarà utilizzabile sia per rompere porte di ferro e spostare blocchi di roccia, sia per lanciare una particolare palla ferrata, utile contro i nemici o per attivare pulsanti altrimenti non raggiungibili. L’ultimo personaggio che incontreremo sarà Optimus Prime che, grazie al suo rampino, può appendersi alle grate e salire ad un piano superiore. Optimus può inoltre contare su un’ascia che può scagliare contro i nemici o contro pulsanti lontani. In ogni momento del gioco, eccetto particolari livelli, sarà così possibile scegliere quale robot utilizzare, a seconda della circostanza, tramite uno dei due pulsanti dorsali.

Lo scopo di ogni livello sarà portare ognuno dei tre robot alla fine dello stesso. Seppur la difficoltà di gioco non si attesti su livelli elevati, in alcune occasioni sarà facile perdere la vita di uno dei tre Autobots; grazie a Sari però, si avranno a disposizione tre chiavi inglesi per riparare il mal capitato di turno.

Spesso, ci si troverà poi di fronte ad alcuni enigmi da risolvere utilizzando tutte le abilità dei personaggi a disposizione e agendo con tempismo. In qualche caso si può incappare in alcuni difetti di level design, per i quali, ad esempio, un personaggio non può fare altro perché la sua strada viene sbarrata da un blocco di pietra spostato in precedenza, costringendo così il giocatore a iniziare da capo il livello.

Nonostante questo, Transformers Animated si rivela garante di una buona giocabilità che offre da parte sua comandi semplici e intuitivi che rendono l’esperienza di gioco quantomeno divertente e poco macchinosa.

Un’altra delle esperienze interessanti del gioco riguarda inoltre le particolari sezioni di guida che vedranno i nostri robot trasformarsi in delle automobili o, nel caso di Prowl, il robot su cui potremo contare una sola volta, in una moto. Tali sezioni obbligano il giocatore a correre su corsie ben definite, ad evitare gli altri veicoli presenti sulla strada e ad attaccare alcuni nemici volanti. Qualche volta sarà invece necessario spingere sull’acceleratore per arrivare in tempo in una specifica zona di Detroit.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, si possono intravedere gli sforzi profusi dagli sviluppatori e, seppur la grafica non si discosti molto dai due episodi precedenti sempre per Nintendo DS, si possono constatare alcuni miglioramenti apportati agli sprite e alla realizzazione bidimensionale degli scenari. Da segnalare anche una buona fluidità, anche cromatica, dei filmati di intermezzo. Come accennato in partenza, il sonoro vanta un doppiaggio ottimamente realizzato e una colonna sonora costituita da motivi tutto sommato divertenti.

La longevità del tutto si attesta infine sulle sei ore, nonostante una ripetitività di fondo potrebbe minacciare l’idea di portare a termine l’avventura.

 

Grafica: 71 %

Sonoro: 80 %

Giocabilità: 71 %

Longevità: 70 %

Globale: 70 %


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