Recensione Tekken 6
Tekken è arrivato alla nuova generazione con il suo sesto capitolo. Scopriamo insieme Tekken 6 nella recensione di gamerworld.it!
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Dopo una lunghissima attesa (l’annuncio di Tekken 6 su PS3 avvenne prima dell’uscita sul mercato della terza console Sony), finalmente anche l’amatissima saga Tekken è arrivata alla settima generazione. Ma la domanda è: dobbiamo aspettarci un gioco che riprende lo stile dei suoi antenati, oppure un Tekken rivoluzionato e irriconoscibile? La risposta non è nessuna della delle due, o meglio, il gioco è rimasto più simile al passato ma comunque presenta delle gradite innovazioni.
La prima modalità proposta dal gioco è la Story mode, figlia di quel Tekken Force non molto apprezzato. La campagna si presenta quindi come la modalità principale di gioco, ma è anche la meno apprezzata dai puristi del genere.
La trama vede due nuovi protagonisti, Lars e Alisa, che comunque continuano la storia della lotta tra la G Corporation e la Mishima Zaibatsu. E’ evidente la volontà di Namco di voler allargare con questa modalità il pubblico del gioco, per inserire anche i novizi della saga. Ma per una cosa e per un’altra dobbiamo bocciare questa iniziativa; la telecamera rende più che difficile manovrare il proprio personaggio, per non parlare dell’enorme ripetitività causata delle decine di nemici da affrontare uno dopo l’altro all’infinito.
Apprezzato il riassunto dei capitoli precedenti presente con un video all’inizio della campagna.
Ma adesso è’ arrivato il momento di parlare della modalità che ha reso storico la saga Tekken: l’arcade.
C’è una piccola premessa da fare: Se cercate una versione in HD del vostro picchiaduro preferito, l’avete trovata! Se invece siete alla ricerca di qualcosa di nuovo… Pensateci due volte prima di acquistare Tekken 6.
Avete capito bene, la modalità 1 contro 1 non introduce grandi novità oltre all’ampia rosa di lottatori. Le sfide rimangono pressoché identiche a quelle di Tekken 5, ma comunque con qualche miglioramento alla grafica, alle mosse dei personaggi, e con tanti nuovi scenari.
Un’altra innovazione degna di nota è la rabbia, cioè un potenziamento degli attacchi quando l’energia scende sotto un certo limite. In questo modo facendo le mosse giuste è possibile cambiare la sorte dell’incontro.
Un’altra cosa da osservare è che gli attacchi causano danni minori delle precedenti versioni della saga e che la barra d’energia è più ampia. Questi fattori, oltre chiaramente ad aumentare la longevità delle sfide, rendono evidente la natura più offensiva rispetto i precedenti capitoli di Tekken.
Il gioco online non è dei migliori ed è afflitto da frequenti lag. Il multiplayer come al solito invece, regalerà ore di divertimento in compagnia di amici.
Tirando le somme
Tekken è arrivato in ottima forma nella nuova generazione, anche se con degli elementi decisamente migliorabili. I fan della serie devono averlo, ma è consigliato anche ai novizi.
Insomma, il gioco non delude la aspettative ma non fa nemmeno gridare al miracolo.
Pagella
Grafica: 8.0
Ottimo lavoro. La grafica è curata nei dettagli e ci sono stage molto belli.
Sonoro: 9.0
Musiche azzeccate (come sempre), non troppo ripetitive.
Giocabilità: 8.0
Non ci sono grosse novità, ma comunque il sistema funziona più che bene.
Longevità: 8.5
La campagna non è lunghissima, ma rigiocarla è quasi obbligatorio. La modalità arcade potrebbe stufare presto i fan di vecchia data, ma i nuovi della serie avranno pane per i loro denti.
Complesso: 8.0