Recensione Need for Speed Shift [Top of Flop]
Il secondo atteso appuntamento con la rubrica più cool di sempre parla di Need for Speed Shift, il nuovo capitolo della saga di giochi di corse più amata in assoluto. E’ riuscito questo capitolo a non deludere i suoi fan? Scopritelo nella nostra recensione, e non sbirciate il voto finale!
Se Electronics Arts voleva stupirci ci è riuscita, se voleva cambiare rotta e allontanarsi dal solito stereotipo delle gare illegali, ci è riuscita anche. Nonostante quello che si possa pensare, da sempre il titolo, fin dalle sue primissime origini è stato arcade. Le macchine, sì, erano reali, ma lassetto di guida, nonché i circuiti erano tutti completamente inventati. Per non parlare dellapproccio irreale delle corse. Ora, invece, per la disperazione dei guidatori della domenica, ma, al contempo, per la gioia dei patiti dauto, ci troveremo davanti a macchine da settare nei minimi particolari. Questo titolo, infatti, punta tutto sul concetto di simulazione e di corse sui circuiti sportivi.
ALLACCIATEVI IL CASCO: SI INIZIA!
Il gioco, dopo una relativamente veloce installazione, ci catapulta immediatamente dentro il gioco.
Il menù è sostanzialmente semplice, almeno allinizio. Abbiamo le solite impostazioni da settare in base al sistema hardware che stiamo utilizzando, nonché altri dettagli di minimo rilievo. Poi, tutti pronti a scendere veramente in pista. Fatto curioso ma, allo stesso tempo originale, è che spesso, non cè una pausa tra i filmati introduttivi alle singole competizioni ed il gioco stesso. Occhio quindi a non perdere mai il piede sullacceleratore e non lasciare il volante. Inizieremo con una macchina prova. Ci servirà unicamente per raggranellare i fondi necessari per la nostra futura macchina da competizione.
DENTRO E FUORI IL MONDO CAMBIA
Dal punto di vista della giocabilità, il titolo pare sbandare decisamentee tra il capolavoro e la ciofeca immane. Tutto dipende dal punto di vista, e in questo caso, bisogna prendere alla lettera questo detto. Giocato con la telecamera esterna, Need for Speed Shift pare essere un titolo risalente ai primi anni 90. Non è per cattiveria o per disillusione ma, pare, che la vettura rimanga sempre incolalta nel centro dello schermo e siano gli altri oggetti a girarle attorno. Non cè bisogno di dire che il tutto appaia poco realistico e poco piacevole per lhardcore player. Considerazioni opposte sono da farsi, invece, per la guida interna. Se avete la fortuna di avere un buon volante (se magari supportasse la vibrazione sarebbe meglio) proverete quella gioia nella guida che solo una vera competizione su strada può dare.
Il gioco, comunque, è mediamente lungo. Tante le competizioni di ogni tipo. Ci sono le corse a tempo, le sfide, quelle di resistenza e quelle ad obiettivi. Ce ne sono anche altre, ma non voglio togliervi il giusto di scoprirle. Sicuramente molte sono le sorprese che il titolo ha in serbo, specialmente per i patiti delle corse che faranno di tutto per ottenere tutte le stelle e tutte le macchine disponibili. Fino al prossimo Need for Speed, questo Shift verrà sicuramente spremuto fino in fondo.
MACCHINE ALLO STATO DARTE
La grafica è impressionante. Nulla da dire. Le macchine paiono essere delle foto e non un semplice ammasso di pixel. Nulla è lasciato al caso. Nessun particolare è stato trascurato. Sono perfetti, tra le altre cose, perfino i dettagli fuori dalla pista quali il terreno, gli alberi e la folla. Stupefacente è il cambio di colore nonché il rallentamento e sfocamento delle immagini in ogni contesto dincidente o di scontro. Veramente una scelta azzeccata. La grafica, sicuramente, rivaleggia con quella di Dirt2 anche se quella di Need for Speed Shift appare più pulita. Se proprio si vuole cercare il pelo nelluovo, si può dire che la qualità della grafica varia di poco sia con le impostazioni minime che con quelle massime. Altra piccola connotazione negativa potrebbe riguardare il meteo: assente. Specialmente nelle cose che ci impegneranno per diverso tempo, sarebbe stato bello, per un titolo che si fregia di portare il realismo sul nostro monitor, vedere il mutare della luce alle diverse ore del giorno nonché gli effetti atmosferici quali pioggia e neve su tutti.
COME IN PISTA O QUASI
Laudio è in linea con lo standard odierno dei giochi di guida. Buono è sia il commento della nostra guida, sia i commenti durante i filmati. I Suoni del bordo pista sono credibili oltre al rombo dei motori alla partenza, ottimi anche i rumori di fondo. Unica pecca riguarda, forse, i suoni provenienti dalla propria vettura che risultano, a volte, troppo esagerati rispetto agli altri. Una normale sgommata, quindi, può arrivare a coprire persino il vociare delle persone a bordo pista. Assurdo
DALLE STELLE ALLE STALLE E VICEVERSA
Need for Speed Shift non ha mezze misure. Eccelle per molti motive ma è penoso per molti altri. E questo è un problema non di poco conto per un titolo che si fregia di essere un simulatore di guida. Se la grafica è strabiliante, i danni alle vetture sono semplicemente ridicoli. Se è vero che dovremo ingegnarci a rosicchiare perfino i decimi di secondo, dallaltra il garage in cui setteremo la macchina, potrebbe anche non esserci visti i minimi cambiamenti che la macchina assumerà in gioco. E si potrebbe andare così avanti per ore.
Aspettiamo tutti insieme Gran Turismo 5, intanto, nel mentre dilettiamoci con questo titolo, poi, ricordiamoci di metterlo in soffitta. Buona prova EA, ma puoi fare di meglio.
VOTO FINALE: 7,5