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Recensione Avatar The Game


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Dal grande schermo alle console

Dopo l’enorme successo del film, arriva il tie-in di Avatar, scoprilo nella nostra recensione.
Il kolossal di James Cameron, costato molti soldi e anni di preparazione, è stato un successo travolgente ai botteghini di tutto il mondo, complice la nuova moda del 3D che ha contribuito sicuramente al coinvolgimento del pubblico in sala.. Anche se non ha ottenuto gli Oscar sperati (soltanto 3 e di natura “tecnica”), è indubbio che il film abbia rappresentato un evento epocale…” (continua su Leggi tutto)

Il mondo è grigio, il mondo è BLU…
Il kolossal di James Cameron, costato molti soldi e anni di preparazione, è stato un successo travolgente ai botteghini di tutto il mondo, complice la nuova moda del 3D che ha contribuito sicuramente al coinvolgimento del pubblico in sala.. Anche se non ha ottenuto gli Oscar sperati (soltanto 3 e di natura “tecnica”), è indubbio che il film abbia rappresentato un evento epocale; poteva l’industria video-ludica non cavalcare l’onda di questo successo? Decisamente no, ed ecco quindi servito l’inevitabile Tie-In..

 

La sorte di Pandora..
Il gioco trae ovviamente ispirazione dal film, ma non dai reali protagonisti bensì da un nostro alter ego immaginario, che possiamo scegliere all’inizio tra alcuni modelli predefiniti; la vicenda è quella nota, e per quei (pochi) che ancora non avessero visto il film, si tratta in breve della sorte del pianeta Pandora, gigantesca miniera di Unobtanium, minerale preziosissimo per gli esseri umani che hanno la terra ormai svuotata da ogni risorsa, ma che è abitato dai nativi Na’vi, fierissimo popolo umanoide alto e blu e, giustamente, profondamente legato al mondo che gli umani vogliono profanare; i terrestri, a causa delle condizioni ostili del pianeta Pandora, decidono di creare delle versioni di Na’vi prive di coscienza, degli “involucri” (gli Avatar, appunto), nei quali trasferire la personalità dei marines della RDA, per infiltrarsi tra la popolazione locale..vivere a stretto contatto con i Na’vi autentici però apre un mondo di esperienze nuove, che inevitabilmente faranno nutrire dei dubbi ai pur onesti marines..

 

Buoni o cattivi? Non è la fine..
Dopo poche ore di gioco, che cominceremo nei panni di un Marine RDA, ci troveremo di fronte all’unica scelta morale, che ci farà decidere se sviluppare la campagna Na’vi o RDA; nonostante da quel punto in poi si dovrà poi proseguire per una sola fazione, sarà sempre possibile caricare questo momento e avviare la missione alternativa a quella scelta all’inizio. Cominciamo subito col dire che, soprattutto per la capacità di fuoco a distanza, la RDA è sostanzialmente più forte dei Na’vi: ovviamente anche la campagna degli umanoidi blu si porta tranquillamente a compimento, ma sicuramente c’è un livello di sfida leggermente superiore, che non guasta di certo, vista la comunque scarsa longevità generale del titolo, completabile tranquillamente in 5/6 ore al massimo.

Tuttavia, una volta addentrati nel cuore del gioco, ci si ritrova a scorrazzare da un punto all’altro, eseguendo degli ordini, e ingaggiando ogni tanto degli scontri con i nemici: lo schema classico “parla con il superiore – cerca l’alleato – affronta l’ostacolo – trova l’obiettivo – ottieni ricompensa” è qui portato all’osso, schematizzato profondamente, senza uno spunto degno di nota o una novità particolare; ci si riduce quindi ad aspettare le prossime istruzioni, sapendo più o meno quello che andremo a trovare. Con i punti esperienza ottenuti sarà poi possibile sbloccare armi varie e abilità legate alla fazione che si è scelto di usare.

Si elevano dall’appiattimento generale le fasi con i veicoli, abbastanza divertenti, in particolare quelle in volo con i Banshee, termine che riporta alla memoria un altro famoso mezzo aereo alieno…(qualcuno ricorda un certo Halo?!)

Ad un certo punto della storia infine si attiverà un mini gioco, alla stregua di un Risiko, che permetterà tramite l’interfaccia di Pandora in 3D di gestire truppe e risorse per liberare porzioni di territorio occupate dai nemici, un piccolo diversivo che (parzialmente) interrompe la monotonia delle missioni.

 

Il Pianeta Pandora in tutto il suo splendore..o no?

Tecnicamente, il gioco è nella media per quanto riguarda l’ambientazione, molto evocativa e artisticamente attraente, anche se non certo paragonabile alle maggiori produzioni dello stesso genere; tuttavia Pandora è vivo, la flora e la fauna interagiscono con i protagonisti, ed è sicuramente l’aspetto più positivo del gioco; è inoltre possibile abilitare la modalità 3D, che ovviamente necessita di TV adatte e (molto) costose, feature che quindi non abbiamo potuto esaminare appieno; diverso il discorso per i modelli dei personaggi e le animazioni, poco curati gli uni e legnose e poco credibili le altre; in particolare, le scene dialogate rasentano il ridicolo per l’innaturalezza delle movenze e delle posture assunte dai protagonisti!

L’audio è decisamente poco incisivo, non tanto per le musiche quanto per il pessimo doppiaggio, mentre è da segnalare per i fan la PandoraPedia, ossia l’enciclopedia del mondo Pandora che si aggiornerà man mano che scopriremo elementi nuovi..

 

In conclusione..

Analizzando i giochi di questa generazione, e in particolare i Tie-In, si è visto per fortuna un generale aumento della qualità media; tuttavia, per i “vecchi” giocatori come il sottoscritto, avvicinarsi ad un titolo su licenza comporta ancora un minimo di preconcetto, memore delle atrocità che in passato ci hanno costretto a sorbire..Avatar, pur non essendo un titolo che fa gridare allo scandalo, non riesce però a districarsi dal limbo dei giochi su licenza senza infamia e senza lode; indubbiamente consigliato ai fan sfegatati dell’universo di Cameron, ne sconsigliamo vivamente l’acquisto al resto degli utenti, convinti che potranno sicuramente trovare alternative più stimolanti.

 

 

PRO

  • Il fascino del pianeta Pandora ben riprodotto

  • Possibilità di sfruttare il 3D…almeno in teoria

  • Fasi in volo abbastanza carine

 

 

CONTRO

  • Ripetitivo

  • Modelli e animazioni poco credibili

  • Dialoghi poco ispirati e pessimo doppiaggio

  • Bilanciamento non perfetto

 

 

PAGELLA:

Grafica: 6,5

Giocabilità: 6,5

Longevità: 6

Sonoro: 6

GLOBALE: 6,5


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