[Recensione – PSP] Castlevania : The Dracula X Chronicles

Arriva su PSP la conversione di Rondo of Blood, è tutto qui? No, è molto di più.
È successo sovente a noi videogiocatori europei di invidiare i nostri colleghi del Sol Levante perché soggetti a maggiori attenzioni da parte del mercato videoludico. Quanti titoli hanno evitato gli scaffali dei nostri negozi mentre spopolavano in Giappone? Dopo tanti anni giunge la rivincita, e non poteva essere più gradita di così.
Cos’è Castlevania: The Dracula X Chronicles?
Non temete non è il solito classico obsoleto convertito per la portatile di casa Sony, quelli della Konami hanno fatto un gran lavoro ed hanno rivestito il vetusto (anche se pur sempre valido) Rondo of Blood con una nuova e affascinante grafica 3d. Per i fan della serie Castlevania gli ingredienti che hanno reso celebre questa saga sono noti: tinte horror, livelli non lineari, nemici originali, gameplay sempre fresco e sfondi mozzafiato, ma per coloro ai quali Castlevania risultasse sconsociuto è doverosa una delucidazione. Castlevania è un action game a scorrimento orizzontale (tenendo conto di un paio di eccezioni con la visuale 3d non proprio ben riuscite) dove il nostro alterego cacciatore di vampiri si aggira per un castello armato della sua fidata frusta con il solito obbiettivo: farsi strada tra orde di nemici fino all’odiata ed ennesima reincarnazione del signore dei vampiri, niente poco di meno che Vlad Dracula in persona. In questo titolo ci caleremo nei panni di Richter Belmont, ultimo rappresentante di una famosa famiglia che da generazioni combatte Dracula e le sue reincarnazioni, alla ricerca della sua ragazza rapita dal malefico conte, la premessa può non sembrare delle più originali ma bisogna tener conto che è il remake di un gioco d’altri tempi, ed è anche nella trama che si respira il sapore retrò di Castlevania TDXC. Come fa quindi nell’era della next generation a competere un titolo come questo? Viene da chiederselo se non si ha mai giocato a Castlevania prima, eppure le meccaniche di questa saga riescono a rapire il giocatore in poco tempo, complice la azzeccatissima colonna sonora, la varietà delle locazioni e dei nemici, mai banali, mai scontati; ed infine la sfida proposta dal gioco (spesso eccessiva, ma ne parlerò in seguito) per superare i livelli, trovare passaggi segreti e oggetti bonus. Il sistema di controllo è essenziale: l’uso delle frecce direzionali per muoversi, il quadrato per l’attacco con la frusta, il triangolo per l’attacco speciale e la X per il salto o per il “back-flip”, un salto all’indietro che tornerà utile per evitare alcuni attacchi o raggiungere postazioni altrimenti inaccessibili col salto normale. Nel gioco il nostro alterego potrà con l’uso della frusta rompere vari oggetti che lasceranno cadere a terra item utili , se non essenziali, al proseguimento dell’avventura, tra i quali ricordiamo le armi secondarie (in tutto 7) che permettono a Richter di colpire a distanza il più delle volte, ma anche di rallentare il tempo o aprire alcune porte. Altri oggetti, i più comuni in realtà, sono i crediti (rappresentati tramiti borse di denaro, si collezionano nel corso del gioco ma vengono azzerati se si esauriscono le vite!) e i cuori, che sono le “munizioni” per le armi secondarie appena descritte, ogni arma ha il suo costo in cuori, ovviamente proporzionato alla forza e all’utilità dell’arma stessa. Infine molto più rari da trovare e ben nascosti dietro muri vi sono vari tipi di cibi che saranno i medikit del nostro eroe. Tecnicamente Castlevania TDXC è un gioco “treddì” nonostante sia a scorrimento orizzontale, e devo notare, come spesso accade, che nel passaggio alla terza dimensione si è perso un po’ di dettaglio sugli sfondi, che nonostante siano sempre ottimamente realizzati non hanno lo stesso impatto di quelle viste in passato. Invece di ottima fattura sono i modelli dei mostri ma soprattutto quello del protagonista che mai prima d’ora era stato realizzato così dettagliatamente, l’animazione della sua camminata decisa è rimasta fedele a quella dei vecchi episodi e la coda svolazzante del suo abito blu è una gioia per gli occhi. Nella conversione migliora anche la qualità dei filmati, non più limitati alla solita inquadratura frontale, di contro vi è anche un leggerissimo calo della precisione nei salti dovuto alle ambientazioni tridimensionali. Il sonoro è ottimo e, a patto di avere un paio di cuffie (gli altoparlanti della PSP tendono ad “impastare” i suoni con la musica), si può godere di effetti gradevoli e musiche, come tradizione della serie, veramente eccezionali, anche se in questa versione appaiono, talvolta, troppo “remixate”. A parte alcuni piccoli trascurabilissimi difetti fino ad ora Castlevania TDXC sembra essere un prodotto ottimo, ma purtroppo non è così. E’ infatti mio dovere mettere in guardia sulla difficoltà di questo gioco che spesso può risultare frustrante, infatti il nostro alterego ha una barra della vita molto “breve” e una riserva di 3 vite finite le quali (ci si impiega veramente poco) si ritorna all’inizio del livello invece che all’ultimo checkpoint. Da una parte questa difficoltà costringe il giocatore a ripercorrere più volte lo stesso livello al fine di imparare a memoria ogni mossa da fare, e sono sicuro che molti apprezzeranno questo aspetto, mentre altrettanti, ahimè, spegneranno stizziti la PSP.



No, non mi sono dimenticato, ho scritto all’inizio che questo che TDXC non è una semplice conversione, o meglio, non è solo la conversione di Rondo of Blood. Infatti questo gioco credo possa vantare il primato di avere l’oggetto sbloccabile più interessante della storia dei videogiochi: il sempreverde Castlevania: Symphony of the Night. Paradossalmente un titolo migliore di quello che ho appena recensito, dove invece di Ritcher comanderemo il carismatico mezzo vampiro Alucard, figlio di Dracula e di una donna mortale, attraverso un castello liberamente esplorabile in un primitivo schema di “free roaming” e con tutti i crismi del genere rpg in stile giapponese. Veramente imperdibile, vale da solo l’acquisto del gioco. Come se non bastasse, ai puristi farà piacere sapere che è sbloccabile (ebbene si) anche la versione originale di Rondo of Blood con voci e filmati originali e le musiche di tutti e tre i giochi, che potranno essere ascoltate dal menù principale.



Castlevania non manca di stupire con il suo stile e la sua grazia anche nella terza dimensione. Konami ci impacchetta un titolo di tutto rispetto che non mancherà (ne sono sicuro) a nessun fan della serie e che farà avvicinare molti neofiti al mondo di Castlevania. Ma attenzione! TDXC non è un prodotto indirizzato a giocatori occasionali, ma a veri hardcore gamer e nerd videoludici! Se accettate la sfida correte prenderlo!
Voto: 8,5/10