[Retrogame] Ghosts ‘n Goblins
Recensito il gioco Capcom che nel 1985 fece impazzire i frequentatori di sale giochi!
Scheda
Sistema: Arcade
Genere: Piattaforma / Azione
Anno: 1985
Sviluppato da: Capcom
Pubblicato da: Capcom
Numero di giocatori: 1 o 2 giocatori alternati
Periferiche input: Joystick
Progetto: Toshio Arima
Programmatore: Toshio Arima
Musicista: Ayano Mori
"Ghosts’n Goblins" (tradotto come "Spettri e Mostri" poichè "Fantasmi e Gnomi" non suona altrettanto bene) è un coin-op edito da Capcom nel 1985.
Introduzione
Quelli come noi che si trovavano a vagare nel lontano 1985 con un’età media di undici o dodici anni, erano stati abituato fin dalla nascita a racconti di impavidi cavalieri in scintillanti armature che vagavano in regni medievali alla ricerca di giovani fanciulle che (per un motivo o per l’altro) venivano rapite da draghi o da entità demoniache esoteriche.
A parte che non ho mai capito che cosa ci potesse mai fare un drago o un demone con una fanciulla indifesa (forse un rito satanico), ma quelle storie sicuramente ci appassionavano, e con la fantasia ci spingevano oltre, creando nella mente il nostro mondo virtuale in cui noi stessi potevamo vestire i panni dell’avventuriero e lanciarci alla ricerca della nostra amata.
Diciamo che in un certo senso Capcom fece realizzare i nostri sogni, rese materiale l’idea dell’avventura facendoci protagonisti di uno dei platform più belli ed intriganti di tutta la storia videoludica, una pietra miliare indimenticabile che rimane tutt’oggi nel cuore di tutti gli appassionati e che generò con il passare del tempo ben tre seguiti (ultima apparizione sul sistema PlayStation Portable). Ma raccontiamo cosa accadde:
La storia
La vita scorre serena per il cavaliere Arthur perchè ha per fidanzata la bella Ginevra (la principessa nella versione giapponese del gioco si chiama Prin Prin, che altro non è che un suono onmatopeico che contraddistingue un sedere che fà un bel movimento). Ma l’idillio non può durare per sempre, perchè il Goblin King vuole impossessarsi di lei, così manda i suoi demoni a rapirla proprio durante un romantico appuntamento con Arthur (i due piccioncini sono amanti del brivido, perchè l’appuntamento se lo sono dato in un cimitero)! Questi indossa la sua armatura ed impugna la sua lancia intraprendendo un viaggio solitario nel regno delle tenebre per salvare la sua ragazza.
Schema di gioco e impressioni
Lo schema presenta un gioco classico di tipo Azione / Piattaforma, ed un alto livello di difficolta. D’altronde l’amore non è mai semplice! ^_^ Il gioco che fu uno dei più grandi successi del settore è caratterizzato da una grafica alquanto cupa, in cui abbondano zombi, streghe, diavoli e mostri di ogni genere che attentano in ogni modo possibile la vita del cavaliere. Il gameplay si snoda su una mappa che appare all’inizio di ogni sezione superata o ogni volta che il nostro eroe avrà ceduto il passo alle forze del male (vedi passato a miglior vita). I livelli in tutto sono sei, ma per arrivare fino in fondo dovrete sudare le fatidiche sette camicie, perchè il gioco possiede dei passaggi macchiavellici che possono essere superati solo facendo le azioni giuste e ricordandole poi mnemonicamente…Come se non bastasse la prima trance di quadri rappresenta soltanto un’illusione creata dal Goblin King per confonderci le idee e trasportarci (dopo aver visto davvero l’Inferno) di nuovo al primo livello, per rifare tutto dal principio, scovare l’arma a forma di croce (o scudo nella versione americana) e ucciderlo in maniera definitiva.
Ghosts’n Goblins è estremamente difficile, ma molto avvincente grazie ai numerosi bonus nascosti, armature situate in zone specifiche, piccoli trucchi applicabili qua e là e agli sporadici tocchi d’umorismo, tra i più famosi il demone che ci trasforma in rana scagliando 10 colpi sulle pietre tombali del primo e sulle rocce del terzo livello, o come quando il protagonista viene colpito e perde l’armatura, rimanendo in mutandoni a pallini. Sembra una sciocchezza, ma questa fu una vera e propria innovazione, in quanto il protagonista in questo caso aveva una possibilità di sopravvivenza in più rispetto ad altri giochi, in cui, si moriva all’istante una volta colpiti.
In conclusione si può dire che con questo gioco la Capcom realizzò in parte i nostri sogni di bambini, con un gioco per certi versi "adulto". Nel 1985 l’unico personaggio in cerca della sua amata era Mario, che seppur storico come gioco non raggiungeva i livelli di tensione e paura interiore trasmesse da Ghosts’n Goblins, videogioco in cui fantasia e eroicità cavalleresca si univano in un mix unico e ripetuto forse solo dai suoi seguiti, ma il feel dell’originale rimane senza dubbio ineguagliabile…Se potete ogni anno fateci una partita e lo troverete sempre avvincente!
Curiosità:
* Questo gioco è conosciuto in Giappone come 魔界村 Makaimura che tradotto significa Villaggio del mondo dei demoni.
* Il personaggio principale, Arthur, appare come personaggio nel gioco Marvel vs. Capcom – Clash of Super Heroes.
* Il gargoyle rosso volante è il protagonista di un gioco tutto suo per Nintendo Game Boy chiamato Gargoyle’s Quest – Ghosts’n Goblins e alcuni sequel usciti per Nintendo Famicom / SNES. Il gargoyle è anche uno dei boss segreti del gioco SNK Vs. Capcom – SVC Chaos.